La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 01.04 (NOVARA-TERNANA)

02.04.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di sabato 01.04 (NOVARA-TERNANA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Erano dieci giornate che il Novara non usciva dal campo con zero punti e la serie positiva si interrompe nel peggiore dei modi. A cantare vittoria è la Ternana di Liverani, che con questo risultato lascia l’ultima posizione in classifica appaiando Trapani e Latina al penultimo posto. Anche per il Novara questa sconfitta significa tanto in termini di graduatoria: l’attuale posizione è la decima, con il Carpi che effettua il sorpasso. Delle squadre che la precedevano prima di oggi tutte hanno incamerato punti, eccezion fatta per il Bari caduto a Vercelli.
Così si ritorna con i piedi per terra, ma la cosa preoccupante è il non gioco visto per tutto il primo tempo. Le due compagini hanno fatto a gara a chi sbagliava di più, senza che nessuna delle due squadre sapesse approfittare degli svarioni degli avversari. I rosso verdi trovano il vantaggio nei primi minuti della ripresa, anche in modo abbastanza fortuito, e solo allora, feriti nell’orgoglio, gli uomini di Boscaglia, bravo a modificare in corsa l’assetto iniziale, si gettano all’arrembaggio. Trovano anche il pareggio, potrebbero addirittura passare in vantaggio ma, sbilanciati in avanti prestano il fianco ai contropiede. Così, ad una manciata di minuti dalla fine, arriva la beffa, proprio grazie alla seconda rete personale di Palombi scattato al limite del fuorigioco e lanciato in profondità da Petriccione.
Il Mister novarese conferma la fiducia a Kupisz a scapito di Dickmann, evidentemente non ancora al top dopo il rientro, rinunciando però a Macheda la cui posizione in attacco è presa da Sansone, con Orlandi nel ruolo di trequartista. Anche in difesa qualche modifica si rende necessaria a causa del turno di squalifica di Lancini; torna Mantovani con Chiosa che scala nel reparto arretrato. Questi gli undici che scendono in campo per l’interpretazione del consueto 3-4-1-2: Da Costa; Troest, Mantovani, Chiosa; Kupisz, Cinelli, Casarini, Calderoni; Orlandi; Sansone, Galabinov.
Fabio Liverani risponde con il 4-3-1-2, confermando per nove undicesimi la squadra vittoriosa sull’Avellino: Aresti fra i pali; Zanon, Diakitè. Meccariello e Gemoni i quattro difensori; Ledesma in cabina di regia supportato in mediana da Petriccione e Coppola; il trequartista è Falletti, le due punte Avenatti e Palombi.
Arbitra l’incontro il signor Niccolò Baroni della sezione di Firenze.

Il Novara sembra voler indirizzare subito l’incontro, affacciandosi immediatamente nei primi secondi di gioco nell’area avversaria. Peccato che il servizio di Orlandi per Calderoni avvenga leggermente in ritardo, con l’esterno che finisce in off-side. Bello il cross basso per Sansone che, al fischio dell’arbitro, non ha nessuna motivazione a calciare in porta.
Il primo tiro dalla bandierina è in favore della squadra ospite al 4°: dalla bandierina Ledesma disegna una buona traiettoria consentendo a Meccariello di impattare di testa, ma senza impensierire Da Costa.
Galabinov riceve in area dalla rimessa laterale di Calderoni, controlla ma è costretto ad uscire dai sedici metri, chiede l’uno-due a Sansone e va al tiro smorzato da Diakitè. Aresti deve comunque distendersi in tuffo alla sua sinistra per bloccare la sfera (8°).
Un errore in disimpegno di Mantovani impegna Chiosa in un difficile controllo che si trasforma in un passaggio per Avenatti che lancia Falletti in profondità. Risolve tutto Da Costa anticipando in uscita bassa Palombi prima che possa intervenire sul cross del compagno.
Colpo di tacco smarcante di Galabinov per Sansone allo 11°: pronta apertura per Calderoni a sinistra e cross rasoterra di prima intenzione per Orlandi libero a centro area. Il liscio clamoroso dell’italo-spagnolo vanifica una buona opportunità.
Un minuto dopo cerca di farsi perdonare andando al tiro sul servizio di Cinelli, ma la mira è sballata.
Sugli sviluppi di un calcio di punizione, da lui stesso calciato e respinto da Troest, Ledesma va al tiro dal vertice destro dell’area con Da Costa che blocca a terra.
Al 17° Petriccione vede il movimento in area di Palombi e lo serve con un tocco morbido: l’attaccante tenta la girata al volo, ma troppo debolmente, favorendo l’intervento di Da Costa.
Un fallo di Petriccione su Kupisz al 19° consente a Casarini di cercare Galabinov appostato in area: così avviene e l’attaccante cerca la deviazione con il tacco senza inquadrare la porta.
Ammonito Chiosa al 20° per fallo da dietro su Coppola.
Al 23° Sansone viene affrontato fallosamente al limite dell’area, proprio sulla mattonella di Galabinov, che si incarica della battuta: la conclusione è ben calibrata, ma colpisce il palo esterno alla sinistra di Aresti.
Un rilancio dalle retrovie degli umbri in seguito ad un calcio d’angolo, sembra facilmente controllabile da Cinelli, il quale valuta male la traiettoria e colpisce con la nuca, consentendo a Palombi di servire Falletti. Il passaggio avviene quando Falletti è oltre l’ultimo uomo, il guardalinee alza la bandierina, il fantasista prosegue l’azione e centra per Palombi a centro area che insacca, ma è tutto inutile.
Alla mezzora Germoni effettua un cross dalla sinistra, lunghissimo verso il fronte opposto. Nessuno dei difensori azzurri si preoccupa di inseguire la palla, arriva Coppola di gran carriera e calcia al volo da posizione defilata, spedendo altissimo.
Tre calci d’angolo consecutivi per il Novara: solo al terzo tentativo Galabinov trova la deviazione di testa, ribattuta da Diakitè. Palla ancora al bulgaro e conclusione sporca, che Aresti blocca a terra.
Prende il giallo anche Diakitè al 36°, per un fallo tattico su Orlandi lanciato in contropiede dopo un calcio piazzato in zona di attacco non sfruttato dalla Ternana. Sugli sviluppi della relativa punizione Kupisz guadagna calcio d’angolo su deviazione di Germoni, sulla battuta del quale, nel tentativo di liberare, Ledesma serve involontariamente Sansone appena dentro l’area: tiro di prima intenzione con il mancino e palla oltre la traversa.
Al 41° tentativo maldestro di Calderoni su una respinta difettosa di Diakitè, intervenuto per intercettare un lancio in profondità di Chiosa: il tentativo al volo in scarsa coordinazione dell’esterno, si infrange ancora su Diakitè, che può liberare.
Un minuto dopo ci riprova dalla distanza lo stesso Calderoni, forte ma centrale: Aresti neutralizza in due tempi. Sul cambio di fronte cross con il contagiri di Falletti sul secondo palo, dove Petriccione, non marcato a dovere, colpisce di testa in tuffo, con Da Costa che blocca a terra.
Allo scadere del tempo regolamentare Kupisz effettua un pericoloso tiro-cross che attraversa tutta l’area senza che nessuno dei compagni trovi la deviazione. Si va al riposo.

La cronaca del secondo tempo coincide con il vantaggio della Ternana dopo nove minuti di noia e di ripetuti errori delle due contendenti.
Coppola porta palla e apre per Zanon che va al cross immediato: bucano l’intervento Avenatti e Palombi, ma non Petriccione che calcia al volo da due passi. Da Costa compie un mezzo miracolo respingendo come può: Palombi è molto più reattivo di Troest e insacca dall’interno dell’area piccola, con Da Costa ancora a terra per l’intervento precedente.
Primo cambio per Boscaglia: fuori Orlandi, dentro Adorjan.
C’è una buona opportunità per Cinelli appostato al limite dell’area su azione di calcio d’angolo: il centrocampista si coordina e calcia di potenza, ma troppo alto (11°).
Dopo una conclusione abbondantemente a lato di Falletti al 12° immediato cambio di fronte con Galabinov che serve Casarini: conclusione dalla distanza, ignorando il bulgaro in posizione centrale più favorevole e palla in curva nord.
Al 17° ci prova Galabinov dal limite, dopo uno scambio ravvicinato con Sansone: alto.
Cartellino giallo per Sansone al 21°: dopo aver commesso fallo su Germoni segnalato dal giudice di linea, scaraventa lontano la palla con un gesto di stizza. Ammonizione inevitabile.
25°: Ledesma ostacola irregolarmente Adorjan per impedirgli di ricevere il passaggio di ritorno di Casarini dopo una triangolazione. Il calcio di punizione è ancora dalla posizione ideale per Galabinov. La battuta precisa dell’attaccante è diretta nel sette, ma Aresti vola da campione e la devia in calcio d’angolo.
Sugli sviluppi del corner da lui stesso calciato, Sansone riprende palla e calcia da distanza ravvicinata, Aresti dice ancora di no distendendosi in tuffo alla sua destra e ribadendo ancora oltre la linea di fondo. Sul nuovo calcio dalla bandierina Galabinov stacca di testa, ma manda oltre la traversa.
Doppio cambio nelle file azzurre: escono Kupisz e Mantovani, entrano Macheda e Dickmann. Si passa alla difesa a quattro, con Sansone largo a destra e Adorjan sul versante opposto, per raddoppiare sugli esterni, mentre Macheda affianca Galabinov al centro dell’attacco. Lo schema diventa un 4-2-4.
Alla mezzora primo cambio anche per Liverani: esce Falletti, entra Contini.
La pressione del Novara dà i suoi frutti al 33°. Sansone dall’estrema destra serve in area con un filtrante Galabinov, il quale, nonostante la marcatura stretta di Contini, riesce a indirizzare un preciso cross sul palo opposto dove c’è Calderoni: piatto di sinistro e palla in rete, imparabile per Aresti.
Ammonito Adorjan al 35° per fallo tattico su Avenatti. L’ungherese era diffidato, guarderà la sfida con la Spal dalla tribuna.
Azione novarese al 36° con scambio in velocità Dickmann-Casarini-Macheda e colpo di tacco di quest’ultimo ancora per Dickmann che serve Galabiniov, il cui tiro al volo con il destro impegna Aresti in una parata a terra.
In rapida successione, dopo l’immediata riconquista della palla da parte del Novara, Adorjan serve al centro Casarini: tiro violento che Aresti respinge in tuffo.
Al 38° ci prova in prima persona anche Adorjan. Riceve sulla trequarti da Sansone, avanza, si crea lo spazio per il tiro a giro e lo effettua, con la palla che esce alla sinistra della porta di Aresti. Sulla rimessa del portiere Avenatti appoggia di testa per Petriccione che di prima lancia in profondità Palombi, partito in sospetta posizione di fuorigioco: l’attaccante può avanzare indisturbato alle spalle di tutti, anticipa l’uscita di Da Costa con il piatto destro e trafigge per la seconda volta la porta azzurra.
Al 43° cambio “tattico“ nelle file ternane con Valjent che rileva Coppola.
Vengono concessi quattro minuti di recupero.
Galabinov ci prova per l’ennesima volta al 46° con un colpo di testa su cross di Dickmann, ma Aresti, in giornata di grazia, vola alla sua sinistra e devia in calcio d’angolo. Sulla battuta di Sansone e una deviazione con il pugno di Aresti, palla ad Adorjan, che si accentra e va al tiro, smorzato da Ledesma, si spegne fra le braccia del portiere.
E’ l’ultimo squillo di una partita accesasi solo dopo la rete del primo vantaggio delle “fere”, ma che sicuramente il Novara non meritava di perdere. Può solo fare mea culpa per un primo tempo giocato al di sotto delle sue possibilità.

La Ternana si conferma ostica per gli azzurri, che da dieci anni non riescono a batterla. E’ strana questa “malattia” che impedisce di esprimersi al meglio contro squadre di bassa classifica: si vede sempre il miglior Novara contro squadre ben più titolate.
Questo vuole essere un auspicio per la difficile trasferta infra settimanale di Ferrara, dove incontreremo la sorprendente Spal affamata di riscatto per le due sconfitte consecutive subite che gli permetta di mantenere il secondo posto della graduatoria.
Nella non celata speranza di vedere il solito Novara grande con le grandi e desideroso di riprendere il cammino, non mi resta che l’ennesimo grido di incoraggiamento: FORZA NOVARA!!!!