La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di lunedì 10.04 (NOVARA-VERONA)

11.04.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di lunedì 10.04 (NOVARA-VERONA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

C’è una tribuna Mundial ad assistere all’atteso posticipo della trentacinquesima giornata del campionato di Serie B. Oltre all’ex bomber e ora dirigente degli scaligeri Luca Toni, siedono sulle poltroncine del Piola Massimo Oddo e Fabio Grosso, ma anche Cristian Brocchi e l’ex attaccante del Novara Jedaias Capucho Neves, detto Jeda. Il confronto sul sintetico è stato all’altezza e sicuramente questi grandi ospiti si sono divertiti.
E’ stata una bella partita e, non me ne vogliano gli amici veronesi, chi può recriminare per la mancata vittoria è sicuramente il Novara, capace di ribaltare lo svantaggio iniziale disputando un secondo tempo da grande squadra, non concedendo nessuna conclusione agli avversari, colpendo due legni della porta avversaria e infine raggiunto in extremis da un euro-goal di Pazzini, quando tutti sentivano i tre punti già in tasca. L’arrabbiatura per la malasorte è in parte mitigata dall’ottima prestazione degli azzurri.
Gli undici schierati da Roberto Boscaglia rispettano ampiamente le previsioni della vigilia: l’unica sorpresa, se così possiamo dire, è rappresentata dalla conferma di Bolzoni dopo la buona prova di Ferrara e ampiamente ribadita questa sera, nel ruolo di interno di centrocampo. Questi gli interpreti del 3-4-1-2: Da Costa; Troest, Mantovani, Chiosa; Dickmann, Bolzoni, Casarini, Calderoni; Adorjan; Sansone, Galabinov.
Fabio Pecchia risponde con un offensivo 4-3-3: chiara l’intenzione di vittoria per vendicare la disfatta dell’andata che consentirebbe di agganciare il Frosinone al secondo posto in classifica. Questa la formazione iniziale: Nicolas fra i pali; linea difensiva affidata a Romulo, Ferrari, Bianchetti e Souprayen; in mediana giocano Bessa, Fossati e Zuculini; con Pazzini al centro dell’attacco agiscono gli esterni Siligardi e Luppi.
Per la direzione di gara il designatore ha scelto il genovese Davide Ghersini.

Il Verona sfodera subito le sue migliori armi, l’ottimo palleggio e il possesso palla, per cercare di indirizzare la gara in suo favore. Nei primi dieci minuti presidia la metà campo azzurra, i pericoli arrivano da calci da fermo, ma nessuna conclusione nello specchio della porta.
A rompere gli indugi, affidandosi ad un tiro dalla distanza, ci pensa Bessa al 10°, impegnando Da Costa in una respinta in tuffo, con Troest che anticipa Pazzini in scivolata, pronto a ribadire verso la porta.
La risposta degli azzurri è immediata, al minuto successivo: Bolzoni apre con un buon lancio per Calderoni, il cui cross immediato è intercettato di testa da Adorjan che manda di poco a lato.
Al 12° buon cross di Romulo dalla destra: Luppi si lancia in tuffo di testa mandando a lato e scontrandosi con Dickmann. L’attaccante ha la peggio e devono intervenire i sanitari. Tutto a posto e Luppi può rientrare.
Per una decina di minuti il gioco ristagna a centrocampo poi al 22° altra buona azione del Novara. Sansone, in fuga a sinistra, vede l’inserimento di Bolzoni sul fronte opposto e lo serve appena dentro l’area: assist per Adorjan e tiro al volo diretto all’angolino. Nicolas si distende in tuffo alla sua sinistra e mette in calcio d’angolo. Sugli sviluppi dell’azione Romulo libera l’area con affanno servendo inavvertitamente Calderoni al limite dell’area: conclusione di prima intenzione deviata oltre il fondo con la gamba da Ferrari.
Al 27° arriva il vantaggio ospite. Gran parte del merito è di Luppi, bravo a controllare un campanile di Bianchetti proveniente dalla propria metà campo, eludere la marcatura di Troest allungandosi la palla con la testa, superare in dribbling Dickmann e centrare rasoterra all’indietro per l’accorrente Siligardi, la cui conclusione al volo di mancino si insacca sotto la traversa.
Al 28° arriva la prima ammonizione: la prende Bolzoni per fallo su Zuculini.
Alla mezzora Sansone deve arrendersi per un infortunio subito qualche minuto prima. Prova a restare in campo, ma poi chiede il cambio. Al suo posto entra Macheda.
Sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti calciata da Casarini, concesso per fallo di Zuculini su Bolzoni, lo stesso Bolzoni serve Calderoni libero in area con un pallonetto: il tentativo di contro cross si trasforma in un passaggio a Nicolas, che non ha difficoltà a bloccare (33°).
Cross di Fossati al 34° con una provvidenziale respinta in scivolata oltre la linea di fondo di Mantovani per impedire che la palla arrivi a Pazzini smarcatosi a centro area.
Lancio verticale di Bianchetti al 36°, colpo di tacco di Siligardi, tiro improvviso di Pazzini, alto.
Cartellino giallo a Troest al 41° per fallo su Luppi.
Conclusione dai trenta metri di Luppi al 43°, bloccata aterra da Da Costa.
Lancio in verticale di Mantovani al 44°, Macheda controlla e serve Galabinov sulla corsa: staffilata di destro e palla che esce di pochissimo alla destra di Nicolas.
Due minuti di recupero, poi tutti a bere un tè caldo.

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo, ma gli azzurri alzano la linea del pressing per interrompere sul nascere il giro palla dei giallo blu. Funziona.
Dickmann conquista un calcio d’angolo al 10°. Il tiro dalla bandierina di Casarini sorvola tutta l’area e termina a Bolzoni appostato sul versante opposto: controllo e contro cross per Calderoni che di testa serve Macheda il quale, sempre con la testa, insacca da due passi.
Già al quarto d’ora gli azzurri hanno l’occasione per l’immediato sorpasso. Calderoni chiede l’uno due a Adorjan, guadagna il fondo e crossa sul secondo palo dov’è appostato Macheda, il cui piattone quasi a colpo sicuro si infrange sulla traversa. Galabiniov si lancia in acrobazia sulla respinta e calcia verso la porta, con Nicolas che compie un miracolo respingendo la conclusione ravvicinata e potente del bulgaro.
Al 23° Bessa attacca centralmente, scambia in velocità con Pazzini e calcia di prima intenzione: Da Costa respinge con i pugni, la palla si impenna e il portiere la blocca in presa alta.
Approfittando di un corner in favore del Novara Pecchia opera il primo cambio: esce Siligardi, entra Caracciolo. Il tiro dalla bandierina di Calderoni arriva sulla testa di Galabinov: si ripropone l’azione del pareggio con assist per Macheda che insacca, ma da posizione di off side, con l’urlo del Piola che si strozza in gola.
Al 28° un esausto Bolzoni, autore della miglior prestazione da quando è in azzurro, chiede il cambio. Il suo posto è preso da Cinelli.
Cartellino giallo anche per Mantovani alla mezzora, per un fallo da dietro su Pazzini.
Al 31° Galabinov fugge a destra, resiste al tentativo di trattenuta di Bianchetti e mette in mezzo: il tentativo di rinvio di Caracciolo sbatte sul corpo di Cinelli e per poco non beffa Nicolas, uscendo di poco oltre il fondo.
Terminano le partite di Adorjan e Luppi, sostituiti rispettivamente da Chajia e Cappelluzzo.
Ancora un’occasione per il Novara al 36°. Macheda prende palla al limite dell’area e serve in orizzontale Galabinov: ottimo controllo di sinistro, improvvisa giravolta e conclusione potente di destro, che sorvola di poco la traversa.
Gli azzurri ormai hanno preso le misure agli avversari, si fiondano su tutti i palloni e non concedono nulla, solo la miseria di un calcio d’angolo. Si arriva così al recupero: si gioca per altri sei minuti.
Al 47° arriva la rete del vantaggio, grazie ad una percussione di Mantovani per vie centrali. Chiede l’uno-due a Galabinov e calcia di prima intenzione, colpendo in pieno il palo: sulla respinta il più lesto di tutti è Calderoni che ribadisce in rete, va sotto la curva nord e viene sommerso dagli abbracci dei compagni.
Prima della palla al centro Pecchia si gioca l’ultima carta mandando in campo Valoti al posto di Fossati.
Al 48° l’ultimo disperato tentativo dei veronesi porta all’immeritato pareggio. Dalla trequarti Romulo effettua un traversone che Pazzini, dal vertice sinistro dell’area, prolunga per Souprayen alle sue spalle. Il terzino la mette a centro area con un campanile, Da Costa in uscita alta respinge con il pugno, proprio sui piedi di Pazzini il quale, con un destro al volo, infila all’incrocio dei pali.
Del neo entrato Valoti l’ultimo tentativo da fuori area che si perde sul fondo, dopo una ripartenza non sfruttata al meglio di Cinelli, poi arriva il triplice fischio del signor Ghersini.

Un risultato che lascia un grande amaro in bocca ma, se la qualità del gioco vista questa sera sarà una costante nelle prossime gare, aspettiamoci un finale di stagione tutto da godere, a partire dalla prossima gara con un’altra corazzata: il Frosinone. Con ventun punti ancora a disposizione niente è ancora deciso e il sogno può continuare: FORZA NOVARA !!!!