La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di giovedì 18.05 (CARPI-NOVARA)

19.05.2017 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di giovedì 18.05 (CARPI-NOVARA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La tenue fiammella della speranza di agganciare i play off la spegne dopo sette minuti Concas, capace di capitalizzare al massimo la prima azione d'attacco del Carpi. Nemmeno la vittoria sarebbe servita agli azzurri per continuare il sogno: il Frosinone si è sbarazzato della Pro Vercelli; il Verona riesce a raccimolare il punticino necessario per centrare la promozione diretta grazie alla classifica avulsa, ai danni proprio dei laziali; infine lo Spezia vittorioso a Vicenza, grazie a questo risultato ha mantenuto il punto di vantaggio in graduatoria.
La vittoria serviva anche al Carpi per avere la certezza di proseguire negli spareggi e Castori imposta una gara di attesa affidandosi al contropiede, un arma devastante interpretata benissimo da Lasagna e Mbakogu, due che vanno a nozze negli spazi aperti.
Frosinone e Perugia aspettano di conoscere i prossimi avversari che usciranno rispettivamente dalle semifinali Benevento-Spezia e Cittadella Carpi.
In coda il verdetto è ancora più amaro: oltre alle già retrocesse Latina e Pisa, si aggiungono Vicenza e Trapani, senza la prova di appello dei play out, visto che il distacco dalla quintultima, l'Avellino, supera di un punto i quattro necessari.
L'aspetto più positivo dell'ultima giornata di campionato del Novara è rappresentato ancora una volta dalle forze provenienti dal settore giovanile. Come già successo nella gara di sabato scorso contro l'Entella erano in campo contemporaneamente nel finale: Montipò ('96), Dickmann ('96), Chajia ('98), Lukanovic ('98), oltre a Selasi ('96) in prestito dal Pescara dove è cresciuto. Ma Boscaglia si è superato concedendo l'onore dell'esordio a Matteo Stoppa, classe 2000. Il giovanissimo talento del vivaio azzurro era balzato agli onori della cronaca quando, a soli quindici anni, era stato il miglior marcatore italiano di tutte le categorie realizzando 33 reti in 26 incontri con gli Allievi Nazionali. E per quello che ha fatto vedere nei minuti nei quali è rimasto in campo siamo certi che il suo domani sarà luminoso, a ulteriore dimostrazione, se ancora fosse necessario, di quanto sia importante il lavoro svolto a Novarello per il futuro della squadra.
Roberto Boscaglia, ancora una volta in emergenza per le assenze forzate, schiera la squadra con il 3-5-2. Scendono in campo: Montipò; Troest, Lancini, Mantovani; Dickmann, Casarini, Selasi, Orlandi, Calderoni; Sansone, Macheda.
Fabrizio Castori si oppone con un classico 4-4-2, così composto: Belec a difendere la porta; Struna, Gagliolo, Romagnoli e Letizia i quattro della difesa; Concas, Sabbione, Bianco e Di Gaudio a centrocampo; Lasagna e Mbakogu le due punte.
Al genovese Davide Ghersini l'onere della direzione di gara.

I padroni di casa lasciano l'iniziativa agli azzurri, che accettano di buon grado di condurre i giochi. I carpigiani costruiscono la prima azione offensiva al 7° minuto e trovano il vantaggio alla prima occasione. Bianco lancia profondo per Letizia che controlla vicino alla bandierina, salta Troest e effettua un cross sul secondo palo: Concas sovrasta Calderoni in staccata e infila la porta di Montipò.
Il Novara cerca di reagire , ma il goal quasi a freddo è difficile da metabolizzare. Una conclusione improvvisa di Orlandi dal limite, liberato dal velo di Sansone sul centro basso di Calderoni, costringe Belec al volo plastico per alzare la palla sopra la traversa e mandarla in angolo (11°).
Ci provano Dickmann dalla distanza, a lato (13°); Casarini di testa su cross di Calderoni, debole (23°). Poi il primo giallo della partita a Calderoni, per fallo su Sabbione al 34°.
Gli azzurri restano in attacco, reclamano per un fallo di mano in area di Sabbione al 35° giudicato involontario dal signor Ghersini; i biancorossi insistono nel contenimento, aspettando il momento propizio per colpire in ripartenza. E il momento arriva al 36°. Un cross di Dickmann viene intercettato di testa da Sabbione che allontana; Lasagna è il primo ad arrivare sulla palla, dialoga in velocità con Mbakogu e i due si fiondano in avanti. Lasagna porta palla, Mbakogu si allarga a dettare il passaggio, questo avviene e il nigeriano beffa Montipò uscitogli incontro.
Gli azzurri non si danno per vinti e ricominciano a presidiare la metà campo avversaria.
Selasi impegna Belec in una parata a terra con un tiro dalla distanza al 39°.
Nervosissimo Macheda, che al 41° entra scomposto su Gagliolo e viene ammonito.
Calderoni subisce fallo sulla trequarti sinistra al 43° e si incarica della battuta, con il mancino a uscire: Macheda stacca di testa, ma Belec dice ancora di no alzando in calcio d'angolo.
Scatta ancora il contropiede micidiale della coppia d'attacco dei biancorossi al 44°, con tiro finale di Lasagna deviato in angolo da Lancini.
Un minuto di recupero, poi le squadre rientrano negli spogliatoi.

La ripresa inizia con il solito copione: azzurri che fanno la partita (due conclusioni di Sansone e Mantovani fuori dallo specchio) e il Carpi che ha le occasioni migliori. Al 4° un disimpegno impreciso di Troest consente a Di Gaudio di entrare in possesso palla, scambiare con Mbakogu, saltare con un tunnel Troest, andare al tiro da dentro l'area e colpire il palo esterno. Palla subito riconquistata nella propria area da Letizia e galoppata fino all'area novarese: servizio per Mbakogu largo a sinistra e cross basso per Di Gaudio il quale, dalla stessa posizione dell'occasione precedente, spara addosso a Lancini.
Al 12° un cambio per parte: escono Bianco e Orlandi; entrano Lollo e Chajia.
Appena entrato il fantasista azzurro costringe al fallo Letizia appena fuori area vicino al fondo.
Senza esito due punizioni quasi consecutive di Sansone dal limite attorno al 17°: la prima si infrange sulla barriera; la seconda è parata in due tempi da Belec.
Sono senza esito anche due conclusioni dalla distanza di Casarini al 20° e al 22°, entrambe altissime.
Al 24° termina la partita di Macheda, sostituito da Lukanovic.
Ammonito Lancini per fallo su Lasagna al 25°, cinque/sei metri fuori area. Calcia lo stesso Lasagna e colpisce la parte superiore della traversa.
Al 27° arriva il primo e unico giallo per i padroni di casa: lo prende Lollo per fallo su Calderoni.
Secondo cambio anche per Castori al 29°: Fedato rileva Di Gaudio, che esce fra gli applausi.
Subito in luce il neo-entrato a un minuto dal suo ingresso in campo. Strappa letteralmente la sfera a Dickmann in posizione avanzata e innesca la solita ripartenza pericolosa. Vede il tagli di Lasagna e lo serve in area: il tentativo dell'attaccante, da posizione defilata, è deviato in corner da Troest.
Un fallo su Gagliolo costa l'ammonizione a Lukanovic al 32°.
Al 35° arriva il momento del gioiellino novarese Stoppa, mandato in campo al posto di Sansone.
Dickmann serve Lukanovic al limite dell'area: l'attaccante si destreggia bene saltando Gagliolo con un dribbling a rientrare, ma la conclusione è troppo debole per impensierire Belec (36°).
Ultimo cambio per Castori che manda in campo Pasciutti al posto di Mbakogu.
Da segnalare un anticipo aereo di Stoppa su Struna all'interno della lunetta dell'area che costringe al fallo Gagliolo. La punizione calciata da Casarini si infrange sulla barriera e termina in calcio d'angolo (39°).
Non c'è molto altro da segnalare. Vengono concessi tre minuti di recupero e, in anticipo sul triplice fischio, arriva l'abbraccio di saluto dei due allenatori, consapevoli che più nulla deve accadere.

Il Novara termina il suo campionato al nono posto, una posizione sotto i play off. Una stagione capace di offrire grandi prestazioni contro le prime della classe, alternate a tante delusioni contro le piccole. Ma, come si dice, la palla è rotonda e allora pensiamo al futuro e prepariamoci al terzo anno consecutivo di Serie B: di meglio, negli ultimi quarantanni, c'è stato solo il triennio magico con la promozione nella massima serie.
Prepariamoci alle emozioni del calcio mercato e al batticuore della prossima stagione. Statene certi: quei cuori che battono sono sempre più azzurri !!! Nel darvi l'arrivederci al prossimo agosto vi lascio l'ultimo, sentito e a squarciagola FORZA NOVARA !!!

Sergio Guerzoni