La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di giovedì 17.04 (Novara-Trapani)

18.04.2014 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di giovedì 17.04 (Novara-Trapani)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La Pasqua 2014 la ricorderemo anche per la resurrezione del Novara.

Contro una delle squadre rivelazione, in piena corsa verso i play-off, con al centro dell'attacco il capocannoniere del torneo, tutti si aspettavano una prova di orgoglio e la prova è arrivata.

La curva Nord non sventola le sue bandiere in segno di protesta, ma bastano tre minuti per far loro rimpiangere di averle volutamente dimenticate in fondo a qualche cassetto delle loro case.

Il “colpevole” di questo rimpianto è il “gladiatore” Ludi che sblocca il risultato dopo una manciata di secondi. Ma andiamo con ordine.

Aglietti ridisegna l'assetto tattico di un Novara tutto italiano, dando più consistenza alla retroguardia con la difesa a tre.

Davanti al riconfermato Montipò c'è Ludi con Perticone alla sua destra e Vicari a sinistra; Pesce viene riconfermato regista basso dopo lo spezzone di gara di Latina, Faragò e Rigoni gli interni; Crescenzi e Lambrughi sono gli esterni di centrocampo; Sansovini e Manconi le punte. Si rivede il 3-5-2 sperimentato con alterna fortuna da Calori.

Uno spavaldo Boscaglia schiera un offensivo 4-2-4 così composto: Nordi fra i pali; i difensori d'area sono Pagliarulo sul centro-destra e Terlizzi sul centro-sinistra; i laterali, da destra a sinistra, sono Garufo e Rizzato; Ciaramitaro e Gambino, nel medesimo ordine, occupano la linea mediana; Pacilli e Nizzetto gli attaccanti esterni, con Mancosu punta centrale e Iunco alle sue spalle, nel doppio ruolo di seconda punta e trequartista a secondo della contingenza di gioco.

Dirige l'incontro il fiorentino Leonardo Baracani, classe 1974.

Poco prima del 3° minuto di gioco Rigoni si presenta al limite dell'area e calcia di potenza verso la porta, ma il tiro è deviato sul fondo da un difensore. Lo stesso Rigoni si incarica della battuta dalla bandierina e mette Manconi in grado di colpire di testa. L'incornata del gioiellino azzurro incoccia la schiena di Garufo e si ferma dentro l'area di porta: il più lesto ad arrivare è Ludi che la scaraventa in rete con veemenza. Partenza in discesa.

Prima che i siculi si riprendono dallo svantaggio c'è una buona penetrazione di Faragò che ottiene un altro calcio d'angolo, stavolta senza esito (7°).

E' l'undecimo minuto quando Baracani scrive il primo nome sul cartellino giallo: è quello di Pacilli che ferma Lambrughi lanciato in contropiede con un vistoso fallo tattico.

Un minuto dopo il Trapani batte il suo primo corner sul quale Iunco colpisce di testa con Montipò che blocca senza problemi.

Al quarto d'ora l'arbitro giudica irregolare un intervento di Perticone su Iunco e concede una punizione dal limite dell'area. Calcia lo specialista Nizzetto con Montipò che si distende in tuffo e respinge di pugno: intervento inutile perché Baracani vede un fallo in attacco e ferma il gioco.

Al 20° Manconi vede l'inserimento di Rigoni alle sue spalle e lo serve in verticale: Nordi esce a valanga e blocca a terra. Un minuto dopo è Pesce a lanciare Manconi dalle retrovie: questa volta il portiere dei siciliani deve uscire dall'area con i piedi per sventare la minaccia.

Al 23° Crescenzi sta attaccando sulla sua fascia di competenza: i giocatori del Trapani lo invitano a mettere la palla fuori perché c'è Mancosu a terra. Sportivamente il biondo laterale obbedisce, ma appena la palla varca la linea bianca il centravanti si rialza e riprende a correre come se niente fosse, scatenando l'ira dei tifosi. La rimessa, giustamente, viene effettuata sui piedi di Vicari, che lancia immediatamente Pesce. Un dribbling e servizio per la sovrapposizione di Faragò che guadagna il fondo e serve Sansovini all'indietro. Questi controlla dentro l'area attirando su di se tre difensori avversari, poi vede Manconi dalla parte opposta e lo serve con un delizioso pallonetto: il giovane prodotto del vivaio azzurro ha tutto il tempo di controllare e trafiggere Nordi con un bolide sotto la traversa.

Il primo vero brivido per gli azzurri arriva al 27°. Garufo crossa verso Iunco che sfiora di testa servendo involontariamente Mancosu a un metro dal palo alla destra di Montipò: il tocco del bomber non inquadra il bersaglio.

Sulla conseguente rimessa dal fondo Pacilli entra in ritardo su Ludi con il piede a martello, mandandolo a gambe all'aria. L'arbitro è coperto e non vede, ma il segnalinee richiama l'attenzione del direttore di gara che estrae il secondo meritatissimo giallo per il giocatore che mestamente guadagna la via degli spogliatoi, lasciando in dieci compagni per la rimanente ora abbondante di gioco.

Al 36° Sansovini tenta la rasoiata a pelo d'erba da fuori area: Nordi para in tuffo.

Azione confusa in area novarese: con un batti e ribatti risolto da Ludi che allontana.

Ancora Novara pericoloso in avanti al 42° con Manconi che semina il panico e serve Sansovini al limite dell'area: tiro al volo fuori bersaglio.

Un minuto dopo Ciaramitaro protesta vistosamente per un calcio d'angolo a suo dire non concesso dall'arbitro di linea: Baracani gli sventola il giallo.

Passano altri sessanta secondi ed è Ludi a finire sul taccuino dell'arbitro, per un intervento in gioco pericoloso che colpisce alla testa Iunco: era diffidato, salterà la gara di Pescara.

Nei due minuti di recupero Ludi devia in calcio d'angolo una conclusione di Nizzetto la cui battuta è preda di Montipò in uscita alta. E' l'ultimo episodio del primo tempo. Si va al riposo con il Novara in vantaggio di due goal e di un uomo: le premesse per i tre punti ci sono tutte.

La ripresa si apre con un retropassaggio a rischio di Pagliarulo verso il proprio portiere: si inserisce Sansovini che per poco non mette il suo sigillo sulla gara, anticipato appena in tempo da Nordi.

Vicari esce malconcio da un contrasto con Mancosu e deve uscire in barella. Dopo le cure dei sanitari riprende il suo posto. Sono trascorsi appena due minuti dall'inizio del secondo tempo.

Il Trapani stringe i tempi nel tentativo di riaprire la gara, nonostante l'inferiorità numerica.

Una buona azione di Mancosu sulla destra dell'attacco termina con un servizio all'indietro per Gambino che calcia al volo da una decina di metri mandando la palla oltre il fondo.

Al 52° l'inesauribile Crescenzi crossa verso il secondo palo dov'è appostato Manconi: Garufo sfiora con la testa di quel poco per impedire all'attaccante azzurro di intervenire.

Ripartenza veloce degli ospiti con Montipò che finta l'intervento consentendo alla sfera di perdersi sul fondo.

Palla persa da Rigoni nella metà campo azzurra, con un intervento al limite della regolarità di Iunco. Questi serve Gambino che calcia fuori misura (55°).

Quasi allo scadere della prima ora di gioco Manconi fugge sulla fascia destra e crossa basso per Sansovini che controlla spalle alla porta e finge di retrocedere, poi cambia repentinamente direzione e calcia di potenza da posizione defilata verso il palo lontano: la palla esce a non più di 30 centimetri dall'incrocio dei pali.

Sulla riproposizione in avanti dei siciliani Pesce intercetta la palla e Iunco entra duro su di lui, finendo anche lui tra gli ammoniti. Passa un minuto e Rigoni ”vendica” il compagno e viene a sua volta ammonito. Il calcio piazzato dal limite viene calciato da Nizzetto in curva nord che lo applaude ironicamente.

Al 63° Sansovini trova la via della rete, ma l'arbitro, giustamente, annulla per off side.

E' una bella partita, con continui tentativi da parte di entrambe le squadre. Al 65° Crescenzi centra troppo sul portiere che blocca. Subito dopo Faragò devia in corner, senza esito, l'ennesimo tentativo di Gambino.

Ancora Crescenzi al traversone al 69°: questa volta Sansovini ci prova di testa ma la palla sorvola di pochissimo la traversa, negandogli la soddisfazione di incrementare il suo score.

Boscaglia approfitta dello stop per operare la prima sostituzione: Gambino cede il posto a Basso.

Tocca a Pesce presentarsi al tiro, dopo aver intercettato la sfera a centrocampo, a lato.

Subito Trapani in avanti, Pertcone sventa la minaccia mandando in angolo su Mancosu.

Tutto questo avviene nel giro di due minuti: il ritmo è a dir poco frenetico. Aglietti cerca di riportare un po' di calma chiedendo un cambio: Marianini rileva Faragò. Lo imita il collega avversario buttando nella mischia Abate al posto di un esausto Iunco. E' il 73°.

Per cinque minuti non succede nulla di rilevante, così il Mister azzurro concede la standing ovation a Manconi il quale, dopo la doppietta con la Nazionale dell'altro ieri, oggi ha segnato il suo secondo importantissimo goal con l'altra maglia azzurra: c'è lo scudo crociato al posto del tricolore, ma il colore è identico. Uscendo l'attaccante ricambia l'applauso dei tifosi. Prende il suo posto Gonzalez.

Montipò ancora decisivo in uscita bassa a bloccare un colpo di testa di Mancosu che intendeva servire Basso. Il cronometro segna il minuto ottantuno.

Forse la lancetta non compie un giro completo e arriva la rete della tranquillità. L'azione nasce da Rigoni che apre verso Lambrughi; il laterale centra prontamente verso Gonzalez che in spaccata costringe Nordi alla respinta: Rigoni, che aveva seguito l'azione, si ritrova la palla sulla testa e, in elevazione, la indirizza sotto la traversa. Poi esulta indicando il suo nome sulle spalle, mentre Sansovini lo bacia in fronte.

A cinque dalla fine Ludi, anch'egli applauditissimo, lascia il posto a Potouridis, che va a piazzarsi sul centro sinistra con Vicari che si sposta al centro della difesa.

Ottantasettesimo: bello scambio in velocità Gonzalez-Sansovini-Gonzalez che penetra in area e non trova il tiro a causa di un quasi impercettibile tocco di Terlizzi.

Brutta botta per Crescenzi, che deve uscire a bordo dell'autolettiga. Riceve le cure del caso e rientra leggermente zoppicante.

Baracani concede 5' di recupero e, nel primo dell'extra time, il Trapani trova il goal della bandiera.

E' opera di Nizzetto, che indovina l'angolino basso alla destra di Montipò calciando da posizione defilata sul versante opposto.

Prima della fine Mancosu ci prova per due volte a incrementare il suo bottino stagionale e per altrettante volte l'ottimo Montipò gli nega la soddisfazione con due interventi prodigiosi.

Arriva il triplice fischio e i giocatori vanno a centrocampo a ricevere gli applausi del Piola.

Finalmente ho potuto raccontarvi una buona prestazione degli azzurri accompagnata anche dai tre punti: troppe volte quest'anno ci siamo dovuti accontentare della sola buona gara.

L'unica nota negativa è che i concorrenti alle nostre spalle non mollano: vincono Cittadella di misura in casa con il Cesena e il Padova che espugna il Rigamonti rifilando un secco 3 a 1 alle Rondinelle.

Questi risultati mantengono invariate le distanze, che ci costringerebbero ai play-out se il campionato finisse oggi.

Adesso serve una vittoria in trasferta: la prossima gara ci aspetta il Pescara, che oggi è caduto sotto i colpi della Ternana di Tesser.

Dopo la resurrezione della Pasqua ci serve la.....liberazione del 25 aprile !!!! Cosa ne dite di gridare con me ?..... FORZA NOVARA !!!!!