Dalla sala stampa dopo NOVARA-TERNANA (14.04)

16.04.2018 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
Dalla sala stampa dopo NOVARA-TERNANA (14.04)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Luigi De Canio esordisce in sala stampa per i commenti sulla partita. Superfluo sottolineare la sua soddisfazione.

“Non siamo andati oltre le aspettative, forse di inaspettata è l’entità del risultato. La squadra nelle ultime settimane è migliorata sotto il profilo dell’attenzione. Ancora non ci siamo, abbiamo ancora molto da fare, però il risultato di oggi dà fiducia per continuare in questa direzione. Sono convinto che quello ottenuto è stato contro un’ottima squadra, con ottimi calciatori e un allenatore di grande livello. Riuscire ad imbrigliarla e riuscire a vincere è stato un grande merito. Visti i nove punti di differenza al Novara poteva stare bene anche un pareggio e questo ha determinato il loro atteggiamento, ma non ho visto gli avversari giocare con paura. Noi avevamo un solo risultato a disposizione che dovevamo ottenere con quell'aggressività che deve caratterizzare il nostro finale di campionato in casa come fuori: siamo condannati a questo se vogliamo alimentare le speranze per poterci salvare, per noi e per i nostri tifosi. Sono convinto che grazie ai miglioramenti la mia squadra possa giocarsela con tutti fino alla fine. Noi dobbiamo provarci contro chiunque e i conti li faremo alla fine.”

Arriva uno sconsolato Massimo De Salvo, che cerca di analizzare con la massima obiettività quali possano essere le cause per il momento molto negativo del suo Novara.

“Chi possiamo salvare oggi ? Chi non ha giocato !!! Sinceramente non so spiegarmi questa situazione. Giocavamo contro una squadra con un attacco importante, che ha fatto bene con il Cittadella, ma vulnerabile in difesa. Le partite si possono vincere o perdere, ma oggi non siamo stati efficaci. Dobbiamo esprimere meglio le nostre qualità, tenere alta l’attenzione e la voglia di fare. Spesso l’atteggiamento è blando, frutto di un blocco mentale quando la partita non va come avevamo disegnato noi. Andiamo in difficoltà e questo è un problema. Abbiamo subito la rete dello svantaggio in modo ridicolo, con l’unica azione che loro avevano fatto fino ad allora e l’unica cosa da fare era ripartire. Non parliamo degli altri due: tre goal, tre errori diversi. Sotto tre a zero subentra anche la rassegnazione, anche se non dovrebbe esserci mai. Non so in che modo, ma dobbiamo lavorare per invertire questa tendenza, ma bisogna avere la consapevolezza che chi ha queste difficoltà mentali deve stare fuori. Chi non riesce ad esprimere quello che serve alla squadra si deve sedere in panchina, per il suo bene e per quello degli altri. Vanno fatte delle scelte, anche importanti se servono, ma vanno fatte.
Potevamo anche segnare in più di un’occasione, ma, senza parlare di singoli, è mancata la cattiveria necessaria: con il Brescia siamo andati sotto e l’abbiamo messa a posto, ma oggi eravamo troppo molli. Tanti colpi di testa sui calci d’angolo e sui pochi cross fatti come si deve, come mai era capitato nelle precedenti partite, ma mai con la convinzione necessaria per metterla dentro.
E’ legittimo da parte del pubblico contestare quando si gioca male, ma fischiare Sansone per due errori sulle punizioni mi è parso eccessivo, visto che nel marasma generale nel primo tempo è stato il migliore in campo, l’unico a provarci e a cercare di far salire la squadra. Certo che i fischi non aiutano anzi peggiorano la situazione quando si è in difficoltà. Detto questo oggi gli insulti ce li meritiamo tutti.
Sono preoccupato per come stanno andando le cose, ma non rassegnato. Adesso c’è un turno ravvicinato, su un campo difficile: dobbiamo andare a Bari e cercare di portare a casa dei punti.”

A chiudere il giro dei commenti c’è Mister Domenico Di Carlo, anch’egli molto deluso per gioco e risultato.

“Chiaramente le aspettative su questa partita erano molto diverse: gara importantissima, uno spartiacque per provare a salvarsi con un po’ di anticipo e invece il calcio è fatto anche di errori che si fanno sotto porta, che gli avversari oggi non hanno fatto. La Ternana è una buona squadra, ma era battibile. Abbiamo avuto le nostre occasioni sia per passare in vantaggio, sia per pareggiare dopo il primo goal con Puscas davanti al portiere. Noi abbiamo fatto gli errori, loro li hanno sfruttati e sono quelli che hanno cambiato la partita mettendola in negativo dopo un buon inizio e una buona reazione fino al secondo e terzo goal, quando  siamo usciti dalla partita.
Nonostante le due punte centrali e il centrocampo a tre siamo anche andati spesso sulle fasce per mettere dei cross, ma lo abbiamo fatto senza la necessaria velocità e soprattutto non siamo stati bravi e incisivi nel concretizzare le occasioni avute.
Da parte mia mi assumo tutte le mie colpe per non aver trasmesso a dovere il concetto di equilibrio necessario per rimanere in partita, ma il calcio è fatto anche di momenti: al momento giusto non siamo riusciti ad andare in vantaggio e poi a pareggiarla e sugli errori tecnici di singoli giocatori siamo stati puniti pesantemente. Questo è quello che si è visto oggi e siamo tutti arrabbiati, dall’allenatore, al Presidente, ai giocatori, ai tifosi. Dobbiamo solo essere bravi a resettare tutto, analizzare bene tutto quello che non è andato bene e ripartire, a cominciare da Bari. Ci sono sette partite per arrivare alla nostra salvezza: se il risultato di oggi fosse stato positivo ci saremmo arrivati prima, ci arriveremo probabilmente lottando fino alla fine con quelle che sono le nostre caratteristiche. Di sicuro non bisogna mollare restando concentrati e determinati in tutte le situazioni e lo dirò a tutti i miei giocatori così come lo sto dicendo a voi. Se avrò la percezione che qualcuno abbia paura questo resterà fuori. Su questo sarò molto duro.
Con il Palermo siamo stati in partita fino al novantacinquesimo e l’abbiamo pareggiata, oggi il secondo goal ha fatto accadere quello che non deve mai accadere.”