Un mondo a rotelle (6^ puntata)

08.11.2017 08:30 di  Francesco Rametta   vedi letture
Un mondo a rotelle (6^ puntata)

Oggi, per la nostra rubrica, abbiamo intervistato uno dei personaggi più importanti e rappresentativi del pattinaggio a rotelle, non solo italiano ma anche mondiale.

Stiamo parlando di Michele Terruzzi, Tecnico Federale della Nazionale Italiana dal 2002 per titoli e meriti sportivi, allenatore di grandi campioni tra i quali  Roberto Riva (36 volte Campione Italiano, 21 volte campione europeo e 16 volte campione del mondo nelle categorie junior e senior). Da anni tiene consulenze e stage in Italia e all’estero. E’ consulente della San Giacomo sezione pattinaggio artistico dove allena ogni mese il settore agonistico e preagonistico.

I suoi titoli raggiunti in qualità di allenatore sono da brividi:

. Mondiali: 20 medaglie d’oro, 3 medaglie d’argento e 3 medaglie di bronzo.

. Europei: 47 medaglie d’oro e svariate medaglie d’argento e bronzo.

. Italiani: più di 100 titoli e medaglie.

 

- Michele, da quanto tempo sei nel mondo del pattinaggio ?

"Ho iniziato a pattinare nel 1973 e ad allenare dal 1987…45 anni !!"

- Davvero tanti anni ! Da quando hai iniziato certamente saranno cambiate molte cose. Quali sono i cambiamenti più importanti che hai notato ?

"In 45 anni ci sono stati cambiamenti enormi… tecnologia nei pattini, tecnica di pattinaggio sempre più raffinata, nuove concezioni di body, regolamenti sempre più specifici….l’unica cosa rimasta invariata è l’impatto che il nostro sport ha in TV… é sempre rimasto a zero !"

- Vorresti cambiare qualcosa ?

"Ecco, se potessi cambiare qualcosa, vorrei che il pattinaggio artistico avesse più visibilità in TV".

- Secondo te quali sono le qualità che deve avere un ragazzo per arrivare ai livelli più alti di questo sport ?

"Dando per scontato le capacità fisiche, direi passione e senso del sacrificio".

- E invece che qualità deve avere un buon allenatore ?

"Passione, senso del sacrificio e pazienza".

- Certo che di pazienza un allenatore deve averne davvero tanta, soprattutto con ragazzi giovani alle prese con ritmi di allenamento molto intensi. Ci sono volte che ti arrabbi ?

"La pazienza è la base per avere dei grandi risultati. Se al contrario non bisognasse pazientare ma si raggiungessero subito i risultati vorrebbe dire che tali risultati sono facili… comunque io mi arrabbio spesso con i ragazzi e con me stesso. Sono molto esigente".

- Quando arrivano di solito i momenti di crisi per gli atleti ? C’è un periodo peggiore di altri ?

"Purtroppo i “momenti di crisi” sono sempre in agguato…possono arrivare dopo una grande vittoria o una cocente sconfitta…in un noioso allenamento invernale o durante un caldo pomeriggio estivo passato in pista invece che al mare…. In generale però l’età dell’adolescenza è quella che porta i maggiori problemi di gestione con gli atleti".

- Cosa deve fare un allenatore in questi casi ?

"Per superarli occorre parlare molto con i ragazzi. Mi sono accorto che a volte una “chiacchierata” in questi casi rende più di una sgridata".

- Quale è stata la tua più grande soddisfazione ?

"A livello personale vedere l’affetto dei tuoi atleti che ti ricordano negli anni. A livello sportivo la vittoria nello stesso campionato del mondo di tutte e tre le specialità, obbligatori, libero e combinata da parte del tuo stesso atleta".

- Michele, ormai sono diversi anni che vieni a Novara. Gli atleti della San Giacomo pattinaggio ti adorano e c’è molto entusiasmo per le tue lezioni. Ti piace venire da noi ?

"Abbiamo iniziato un percorso insieme, si incomincia a intravedere il disegno del progetto, penso che i ragazzi questo lo percepiscano e quindi è scattata una reciproca empatia".

- Un’ultima domanda. Tutti noi che amiamo questo sport ormai ce lo chiediamo da tempo. Ce la farà il pattinaggio a rotelle a diventare olimpico ?

"Per me no ! Dicono dal 2024 skatebord e la corsa …poi a seguire le altre discipline…ma io non ci credo. Sarei comunque felice di sbagliare !"

- Grazie Michele e alla prossima.

 

Veniamo ora alla consueta rubrica degli eventi.

Reduci dall’intensissimo stage di Biassono con i tecnici federali tra cui anche Michele Terruzzi, gli atleti della San Giacomo inizieranno questa settimana un percorso di affinamento tecnico che li vedrà impegnati per tutta la stagione, a lavorare su coreografia, passi e pattinata con tecnici altamente qualificati e specializzati. Una nuova opportunità messa a punto dalla San Giacomo per migliorare la tecnica non solo dei salti e delle trottole ma anche dell’aspetto più propriamente coreografico di questa disciplina sportiva. Perché, non dimentichiamocelo, sui pattini si balla !

Domenica 12, primo trofeo della stagione al Palaverdi. Dalle 13, in pista tanti giovanissimi pattinatori si sfideranno in amicizia nella seconda edizione del “Trofeo della Fenice”. Saranno presenti diverse società del Piemonte e della Liguria. Quale migliore occasione per ammirare piccoli atleti, alcuni alle prese con la loro prima gara ?  Noi saremo lì, pronti a darvi tutte le informazioni di cui avrete bisogno.

Ufficio stampa settore pattinaggio artistico