Le pagelle di IAMCALCIO ai protagonisti di NOVARA - SPEZIA

Le pagelle del Cala
24.11.2015 19:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novara.iamcalcio.it

NOVARA

Da Costa 6,5: Un solo grande e doppio intervento ad ostacolare i due tentativi di Situm, il primo con un grande intervento di piede, il secondo con le mani e di puro istinto. Partecipa attivamente alla fase difensiva, giocando coi compagni e uscendo spesso. Proprio a causa del suo stare fuori dai pali, Catellani prova a prenderlo in castagna due volte: sul primo tentativo incoccia la traversa. Sarebbe stata una beffa. Pronto per il massimo palcoscenico nazionale dopo aver già in passato giocato in competizioni UEFA.

Faraoni 7:  Tra centrocampo e difesa si trova spesso a fronteggiare Situm e Migliore, due degli elementi chiave dello scacchiere avversario. Contiene bene e quando partecipa alla fase offensiva riesce a fare buone cose nella velocissima catena di sinistra azzurra con Faragò. Bellissimo il cross con cui serve Galabinov per il vantaggio azzurro che lo porta al 7 pieno. Anzi, fantacalcisticamente parlando, questo è un vero 7+1.

Troest 6: Qualche apprensione nel contenere la coppia tecnica e rapida degli ospiti, viene ulteriormente messo sotto pressione dalla severa ammonizione comminatagli dal Sig. Pezzuto intorno alla mezz'ora. Concede qualche varco ma la barca azzurra è in grado di contenere le perdite e rimanere a galla.

Vicari 6,5: Prestazione carismatica, dinamica e concreta in cui si dimostra veramente affidabile. Quando diciamo che la difesa azzurra ha tre centrali da primi posti non esageriamo, ne siamo convinti. Sembra quasi uno spreco ma non lo è in quanto le sostituzioni fra infortuni, squalifiche e stati di forma ballerini sono all'ordine del giorno. Catellani è un cliente durissimo che riesce a ritagliarsi qualche occasione, ma allo Spezia non basta. Strappa l'applauso con un vigoroso tackle sulla trequarti a campo aperto. Niente 7 perché non legge lo smarcamento di Catellani che calcia fuori su invito di Ciurria e dopo esser stato mollato da Buzzegoli.

Poli 6,5: Emergenza sulle fasce con 3 interpreti su 4 indisponibili? Nessun problema, ci pensa la profondità della rosa azzurra. L'ex Carpi si adatta sulla fascia mancina e la rende ermetica con un'interpretazione della gara quasi da centrale. Ne viene fuori un Novara che attacca molto sulla destra e che difende benissimo a sinistra, non concedendo neppure mezzo varco a Martic. Quando Vicari esce torna a fare il centrale e si segnala con un 'importante chiusura in diagonale in piena area di rigore.

FARAGO' 7: Ottima gara, specialmente nella ripresa in cui è letteralmente scatenato. Ruba palla agli avversari, si fionda in avanti continuamente, fornisce sempre un appoggio utile al compagno muovendosi senza palla. E' bravissimo a colpire il palo in torsione innaturale sul cross troppo lungo di Galabinov, qualche minuto dopo pesca Corazza in area di rigore con un cross liftato e preciso. Sempre più importante, in una carriera in crescendo questa è la stagione del definitivo salto di qualità.

Casarini 6,5: Prezioso lavoro nel raccordo di tutti i reparti, unisce alla qualità nel tocco il ritmo e l'esperienza del direttore di banda. Pronto a chiudere sulle iniziative avversarie eppure valido anche nella costruzione. Il trio Errasti-Juande-Acampora soccombe, k.o. tecnico.

Buzzegoli 6,5: Aveva bisogno di una gara come questa per "riprendersi" il Novara. Buba è il tipico giocatore che, per caratteristiche e per ruolo, ha bisogno di calarsi con naturalezza e completezza nel gioco della squadra che deve "sentire" adatta al suo calcio. Con lo Spezia ci è riuscito fornendo una prestazione di livello: buona circolazione di palla, bene sui piazzati, prezioso in qualche copertura efficace. Il titolare resta Viola ma un giocatore come lui è comunque molto prezioso nella rosa azzurra.

Signori 6,5: Anche lui adattato a sinistra per esigenze tattiche, riesce a rendersi utile cercando di allungare in fascia quando possibile ma non tradendo le sue caratteristiche che lo portano però ad accentrarsi e a dare manforte ai due di centrocampo spesso in inferiorità numerica contro il fitto centrocampo ospite. Non sempre vede o sceglie la soluzione migliore nello sviluppo dell'azione, particolare che avevo già notato in altri incontri. Piace invece la generosità con cui si spende anche quando è visibilmente stanco di correre.

Gonzalez 6: La difesa spezzina lo soffre e non riesce a trovare le contromisure adatte per arginarlo. Si rende protagonista di una sgroppata in solitaria al termine della quale conclude centralmente, Intesa con Galabinov da affinare, ad esser buoni. Va ad intermittenza, giocando una discreta gara ma non entrando nelle principali azioni azzurre. Guadagnerebbe comunque l'espulsione di Chichizola dopo pochi minuti, se il guardialinee non avesse la cataratta.

Galabinov 6,5: Solito atteggiamento un po' dimesso da bandolero stanco: parte sempre con quella frazione di secondo di ritardo sui suggerimenti dei compagni che lo fanno arrivare tardi nei contrasti e nelle palle contese. Le qualità però non si discutono e dimostra di poter far girare le sorti dell'incontro in qualsiasi momento. Perfetto nell'andare ad incornare sull'invitante parabola di Faraoni, bravissimo a proteggere palla su Postigo per poi aggirarlo all'interno e servire Faragò che coglie il palo.

- Pesce 6: Entra dopo essere rimasto a guardare per parecchie gare e lo fa in un momento caldo e in un ruolo delicato: si trova chiamato a difendere il vantaggio coi compagni ricoprendo il vecchio ruolo di laterale sinistro. Gestisce bene il delicato compito e dà freschezza visto che l'azione della gara nei minuti finali si svolge soprattutto a sinistra.

- Evacuo s.v.

- Corazza s.v.

All. Baroni 7: Diciamolo non troppo ad alta voce, ma pare aver trovato la quadra definitiva per la stagione: ha individuato sia il modulo più funzionale al suo gioco rapportato alle caratteristiche dei giocatori sia gli interpreti titolari con relativi sostituti. La macchina viaggia che è un piacere: 19 punti conquistati sugli ultimi 24 disponibili, 11 gol realizzati e due concessi (un'autorete a tempo scaduto e una palla persa in uscita) nello stesso lasso di tempo. Nel suo 4-2-3-1 gli esterni formano un tutt'uno in mediana coi due centrali per poi andare ad attaccare gli spazi. Non solo: le due punte scambiano spesso posizione e non è raro trovare Gonzalez in posizione di prima punta. Il Novara difende bene, compatto, spesso con 9 uomini e va a colpire con raid offensivi nel quale forse manca un giocatore alla Bertani per risultare letali. Il numero di giocatori che il Novara impiega dietro, unito alle qualità dei singoli, fa sì che sia veramente difficile segnare agli azzurri. Contro lo Spezia qualche assenza ha costretto il tecnico a sostituire alcuni pezzi nell'ingranaggio, magari mutandone lievemente i compiti per assecondare le caratteristiche (Poli e Signori, più Pesce nel finale), ma con lo stesso risultato. Settima vittoria in 14 incontri, sesto posto che sarebbe quarto senza il meno due con una neopromossa, di qualità ma che resta tale. Molto bene.

 

SPEZIA

Chichizola 5: Protagonista finora di una buona stagione, a Novara non ha convinto. Graziato dal fischietto sull'uscita fuori area con parata a terra su Gonzalez (rosso tutta la vita), non reattivo sul colpo di testa di Galabinov che manda sotto i suoi. Tocca ma non riesce ad imprimere forza alla deviazione monca. Piuttosto semplici le altre parate, le conclusioni più velenose sono uscite dai pali.

Postigo 5: Messo sotto da Galabinov. Lo spagnolo si fa anticipare dal bulgaro che prende un metro di vantaggio e va a deviare in porta il cross di Faraoni. Non basta, si fa uccellare all'interno dopo avere invano cercato di rubare palla concedendo all'ariete azzurro di scodellare per Faragò al centro. Quando lo Spezia butta Nenè nella mischia fra i tre centrali viene sacrificato lui, e non senza motivazioni.

Terzi 6: Al rientro, alterna il controllo di Gonzalez e Galabinov. Non sfigura anche se concede qualcosa in rapidità ad entrambi gli attaccanti azzurri non commettendo particolari sbavature.

Valentini 5,5: Fra i più preoccupati della sfiduciata formazione ligure, è alla quinta apparizione da titolare nonostante gli infortuni nel settore che stanno caratterizzando la stagione degli aquilotti. Pronti via e svirgola la palla che fa involare Gonzalez verso Chichizola che se la cava con fortuna e furbizia. Appena viene braccato dal pressing azzurro spara la palla in laterale per evitare guai. Così facendo, evita comunque diverse situazioni imbarazzanti al reparto. Alla fine galleggia senza infamia.

Martic 5,5: Il Novara difende come un muro a sinistra ed il croato non trova varchi, dovendosi accontentare di una gara piuttosto anonima fatta di passaggi elementari e senza spunti.

Juande 5,5: Deludente rispetto alle attese. Lo spagnolo è l'irrinunciabile uomo d'ordine della mediana bianconera ma viene messo sotto dai concorrenti d'azzurro vestiti. Forse condizionato anche dall'inedito centrocampo a 5 e da compagni che non gli danno una mano. Da segnalare solo il bell'invito in lob a servire Nenè in area di rigore.

Errasti 5: Arrivato in estate dall'Eibar, squadra della Liga e sua città natale, è probabilmente la delusione più cocente per la società ligure. Terza, incolore, gara da titolare. Ritmi bassi, compassato, manca di personalità e fisico. Bocciato.

Acampora 5: Seconda linea buttata nella mischia all'improvviso, aveva raccolto pochi minuti di campionato in 3 gettoni in questa serie B 2015/16. Non può essere certo lui l'uomo cui affidarsi per una inversione di tendenza. Esce dopo un'ora abbondante di mediocrità.

MIGLIORE 6,5: Nomen omen. L'unico dei 5 in mezzo capace di cambiare ritmo e creare qualcosa in grado di destabilizzare almeno un po' le ordinate truppe di Baroni, possiede tecnica, velocità, esperienza e tanta tanta personalità. Lì a sinistra fa scintille con Faragò e Faraoni, facendo la sfida a chi sfreccia di più. I duelli più belli del match sono dalla loro parte.

Catellani 6: Diciamolo subito, la sua partita doveva finire all'ottavo con quel calcione da karateka rifilato a Faragò. Molto nervoso per tutta la gara, ma anche molto pericoloso. Bellissimo il filtrante a servire Situm nella prima palla gol ospite, geniale lo stop e tiro a colpire la traversa dalla distanza con Da Costa fuori dai pali. Mezzo punto in meno per non aver centrato nemmeno la porta da posizione favorevolissima su invito di Ciurria. Che spreco!

Situm 6: Trova sulla sua strada un Da Costa in formato serie A che ne annichilisce i due tentativi a rete. Per tutto l'incontro danza qua e là sfruttando tecnica, dinamismo e tocco. Giocatore molto forte ma non sfruttato a pieno dai liguri.

- Nenè 6: L'ingresso suo e di Ciurria coincide col miglior momento dello Spezia che però non riesce a creare l'occasione giusta per il pari. Lui, mascherato dopo un colpo ricevuto, va vicino al gol con un bell'inserimento centrale che lo porta a colpire di testa senza trovare la porta.

- Ciurria 6,5: Mezz'ora in cui mostra buone doti. La giovane ala di Sassuolo potrebbe meritare qualcosa in più dei semplici spezzoni (5 con quello del Piola) che gli sono stati concessi finora. Molto bello il filtrante a pescare Catellani nel cuore dell'area di rigore, con una conclusione all'altezza si potrebbe parlare di vero e proprio assist.

- Rossi: s.v.

All. Bjelica (in panchina Fusco dell'area tecnica) 5: Il voto non va alla sua avventura, ormai terminata, a La Spezia che ha regalato momenti anche molto belli alla tifoseria ligure, ma va al come è stata giocata la gara da ultima spiaggia a Novara. Impostare un 3-5-2 dopo 13 partite con la difesa a 4 in una partita in cui non si è nemmeno accanto al campo e alla squadra per suggerimenti e correttivi non mi è parsa una mossa geniale. Specialmente se nel frattempo si schierano come titolari due rincalzi come sono stati finora Acampora ed Errasti. La squadra ospite alla fine ha anche offerto una prestazione accettabile, ma nei primi 15-20 minuti in cui si cercavano sul campo posizioni e meccanismi assolutamente non oliati lo Spezia è parso squadra completamente allo sbando e non in grado di opporsi ad un team tosto e organizzato come il Novara. Certi amori....finiscono.

Stefano Calabrese