L'Albinoleffe e la sua storia

20.11.2014 09:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
L'Albinoleffe e la sua storia
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Lasciandosi Bergamo alle spalle e dirigendosi verso nord-est, si imbocca la Strada Provinciale 35 e, appena fuori dal capolugo, inizia la Val Seriana, “Terra che il Serio bagna” come ci dice nel xvi° secolo Torquato Tasso.

Percorrendola si incontra la cittadina di Albino dove, nel 1919 viene sancita la nascita del Circolo Sportivo Falco, prima società calcistica della Valle, divenendo, dopo vari cambi di denominazione, Albinese Calcio s.r.l.. Poco più a nord, lasciata la strada principale e deviando verso sinistra, si arriva a Leffe, dove il calcio giocato arriva nel 1938, con la nascita della Società Calcistica Leffe e, poco dopo, della Virtus Leffe le quali, una volta riunite in un'unica compagine, daranno vita al Leffe Calcio s.r.l.

Delle due società quest'ultima è la più titolata, vantando 4 campionati consecutivi di Serie C1 (dal 1992 al 1996) e 9 tra C2, Serie D e IV Serie, mentre l'Albinese approda in Serie C2 alla fine della stagione 1996/97.

Dopo oltre un sessantennio di destini paralleli le due squadre disputano i loro primi due derby nel 1997/98 (vittoria per 1 a 0 per il Leffe all'andata e pareggio a reti bianche nel ritorno), ma alla fine del torneo si fondono, generando l'attuale Albinoleffe.

L'intento è di unire le forze e le risorse e la mossa risulta azzeccatissima: il primo anno ottiene il 2° posto nel campionato di C2 e, dopo aver sconfitto il Prato nella finale play-off, ottiene l'immediata promozione.

Mantiene la categoria e al terzo anno arriva il suo primo titolo nazionale quando, nel 2002, vince la Coppa Italia Serie C. Il successo sarà un buon viatico per la stagione successiva.

Alla fine del torneo 2002/03 arriva infatti 2° nella regular season, batte il Pisa nella finale promozione e approda in Serie B.

Fino a questo anno le partite casalinghe vengono disputate allo stadio Martinelli di Leffe, ma con la promozione la società è costretta a chiedere ospitalità allo stadio Atleti d'Italia di Bergamo, casa storica dell'Atalanta, dove gioca ancora oggi.

L'avventura nella serie cadetta produce un ciclo della durata di nove annate consecutive.

Il miglior piazzamento di questi anni è riferito alla stagione 2007/08 quando si classifica al 4° posto e manca la storica promozione in Serie A solo dopo la sconfitta in finale play-off contro il Lecce.

La salvezza non è sempre facile e la ottiene per due volte ai play-out: nel 2005/06, a spese dell'Avellino; nel 2010/11 sconfiggendo il Piacenza. In entrambe le occasioni sedeva in panchina Emiliano Mondonico, che guiderà il Novara della Serie A da gennaio a marzo 2012, nel periodo di interregno tra le due fasi di Tesser.

Dopo la seconda salvezza conquistata ai play-off Mondonico è costretto ad abbandonare la guida della squadra a causa della nota malattia. L'anno successivo si alternano tre diversi allenatori, il secondo dei quali è un ex calciatore del Novara nel 1975/76, con 39 presenze e 2 reti: Sandro Salvioni. Nessuno dei tre tecnici alla guida dell'Albinoleffe avranno successo e alla fine del campionato 2011/12 subisce la retrocessione diretta in Lega Pro Prima Divisione.

Nella prima stagione in terza serie (2012/13) conclude al 6° posto, mentre l'anno scorso giunge alla 7^ piazza e viene eliminato ai quarti di finale play-off (allargati a 8 squadre per la costituzione della nuova Lega Pro).

Grazie al piazzamento ottenuto ottiene il diritto all'iscrizione nell'attuale campionato.

Per quello che riguarda il capitolo degli ex segnaliamo Dario Bergamelli in Val Seriana dal 2009 al 2012, con 81 presenze e 4 reti, delle quali ricordiamo la doppietta contro il Novara nel marzo 2011 (Albinoleffe-Novara 3 a 1).

La stagione in corso non è cominciata sotto i migliori auspici: la squadra si trova attualmente al penultimo posto in classifica in compagnia del Lumezzane con 10 punti, ottenuti grazie a 2 vittorie (Monza e Alessandria entrambe in casa) e 4 pareggi (Arezzo e Feralpisalò in casa; Cremonese, Südtirol in trasferta).

Per il Novara è la prima prova di appello dopo la disfatta di Vicenza, compito tutt'altro che arduo vista la consistenza dell'avversario. La speranza mia e di tutti i coloro che hanno il cuore azzurro è di un pronto riscatto. Affolliamo gli spalti del Piola per gridare tutti assieme: FORZA NOVARA !!!