Rassegna stampa - LA STAMPA: "L’ex Sensibile: “Con De Salvo tutto chiarito, è un Novara di personalità”"

Protagonista di due promozioni, torna oggi al Piola come direttore sportivo del Trapani
28.08.2016 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lastampa.it
De Salvo e Sensibile
De Salvo e Sensibile

Per Pasquale Sensibile, direttore sportivo del Trapani, domenica sarà la prima volta da avversario a Novara.

Con gli azzurri, insieme ad Attilio Tesser, fu protagonista del doppio salto di categoria fino alla serie A. 

- Come prevede di essere accolto al Piola dai tifosi Azzurri ?  

«Se le persone si associano ai risultati, mi piace pensare a un’accoglienza positiva. Ero alla prima vera esperienza. Arrivai in un ambiente un po’ stanco ma con grande voglia di riscatto. Ricordo una certa diffidenza iniziale. So quanto Novara ha fatto per me e penso di aver ricambiato». 

- Con De Salvo nel 2011 non vi siete lasciati bene. Poi un riavvicinamento con proposta di ritorno. Com’è andata ?  

«Avevo avuto la sensazione che non avesse più bisogno di me. Avevo un buon contratto, ma chiesi di liberarmi. Non avevo ancora la proposta dalla Sampdoria. Dopo un paio d’anni di silenzi ci siamo chiariti. Oggi stima e rispetto sono reciproci. Non ho accettato di ripartire quando mi è stato chiesto nel 2014 di tornare in Lega pro perché potevo solo fare peggio». 

- In quel momento rimase però a collaborare dietro le quinte. Le fu chiesto anche un nome e fece quello di Domenico Teti.  

«Vero. Teti era stato con me alla prima esperienza alla Pro Sesto. Poi andò al Verona e a Lugano con Pastorello. Lo portai alla Sampdoria. Quando lasciai, si dimise con me. Non lo dimenticherò mai. Lui poi si trasferì a Londra con la famiglia due anni a studiare il calcio inglese. Quando De Salvo mi chiese un nome per ripartite in Lega pro pensai subito a Teti. In quel periodo ero fermo da 5 mesi e per aiutarlo ho fatto anche il suo segretario. Poi ritenni fosse più opportuno riprendere la mia strada». 

- Cosa ricorda del suo Novara capace di fare due salti consecutivi fino alla massima Serie ?  

«Ricordo uno spogliatoio con otto capitani: Ludi, Gheller, Centurioni, Fontana, Rigoni, Lisuzzo, Marianini, Rubino. Là dentro si risolvevano tutti i problemi. Eravamo sollevati da un bel peso. Una collaborazione così dai giocatori non l’ho mai più trovata. C’era uno staff tecnico preparato, un condottiero come Tesser e alle spalle una società solida, ambiziosa. Esperienza irripetibile». 

- E’ stata però anche la stagione del calcioscommesse. Di Bertani e soci, possibile che non vi accorgeste di niente ?  

«Mi è stato chiesto da molti anche a Genova dove portai Bertani. Si fecero anche pesanti illazioni. Ma vi pare che se avessi dubitato qualcosa non mi sarei mosso ? Contro il Siena mi meravigliò quel pareggio facile e poi il vantaggio. Mi chiesi cosa stesse capitando ma poi pensai a cose di campo. La vicenda del calcio scommesse è stata per me la più grande delusione». 

- Veniamo ai giorni nostri. Domani sarà un incrocio fra ex con il siciliano Boscaglia a Novara.  

«Sarà un bel confronto. In Sicilia hanno un grande ricordo di Boscaglia che ha portato il Trapani dai dilettanti alla serie B. E’ un tecnico che fa giocare bene la squadra, cura molto l’aspetto mentale, la concentrazione, l’impegno dei singoli e valorizza i giovani. Farà bene anche a Novara». 

- Nel Novara non ci sarà un altro ex, il difensore Gennaro Scognamiglio squalificato.  

«A Trapani gli vogliono molto bene. Un leader, una sorta di “vice sindaco”, che mi ricorda Lisuzzo a Novara. Non hanno nulla di personale contro di lui che se n’è andato. Desta semmai perplessità l’operazione di chi mi ha preceduto col trasferimento al Pisa per 300 mila euro considerati dai tifosi siciliani inadeguati. Anche a noi mancheranno per squalifica due giocatori importanti come Nizzetto e Kresic». 

- Ha visto al Piola Novara-Latina di Coppa Italia. A fine partita ha detto che gli azzurri sono più forti dell’1-0 ottenuto ai supplementari. Conferma ?  

«Ne sono convinto. Il Novara ha personalità, identità tattica e un gruppo che si esprime con precisa logica in campo. Dite che potrebbe mancare un realizzatore ? Può essere. Rimpianti per Gonzalez ? Non sarà stata una decisione a cuor leggero, ma a volte i giocatori sono schiacciati dai contratti. Una scelta che credo andasse fatta». 

- Non sarà facile per il Trapani ripetere la stagione passata con la serie A sfumata in finale playoff.  

«Vero, per fare meglio dovremmo ottenere solo la promozione. Dovremo essere bravi a rimuovere presto quel bel ricordo. Contro di noi gli avversari moltiplicheranno gli sforzi. Non siamo ancora nella migliore condizione. C’è chi ha problemi fisici e chi si deve ancora riprendere dal cazzotto in faccia della finale persa. La partenza sarà complicata, ma per Novara saremo pronti». 

Renato Ambiel