Intervista a Vicentini che racconta NASL, Minnesota e la sua esperienza in Italia

10.10.2016 16:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: mlssocceritalia.com
Juliano Elizeu Vicentini
Juliano Elizeu Vicentini
© foto di forzanovara.net

Destro di categoria superiore, buona visione di gioco e una presenza in mezzo al campo ottima per dare ordine al gioco. A Novara in molti si ricordano di Juliano Elizeu Vicentini, uno dei protagonisti indimenticabili dei primi passi della storica cavalcata dalla Lega Pro alla Serie A. Trentacinque anni, brasiliano, dopo l’esperienza in azzurro – a seguito di quelle con Lecce e Pisa in Italia – Vicentini è tornato a giocare dall’altra parte dell’Oceano, prima in Brasile e ormai da tre stagioni negli Stati Uniti, nella NASL con Minnesota United, franchigia che nella prossima stagione esordirà in MLS.

Nel tour di MLSsocceritalia.com negli Stati Uniti abbiamo incontrato Juliano Vicentini al FIU Stadium di Miami durante la sfida pareggiata da Minnesota United in casa del Miami FC di Nesta. Uno a uno il risultato finale in una tipica serata dall’umidità quasi insopportabile della Florida, con Vicentini in tribuna per infortunio abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere per una veloce intervista tra passato, presente e futuro.

- Come è vissuto il calcio negli Stati Uniti e quando hai scelto di giocare qui ?

"Paragonandolo ad altri posti in cui ho giocato, qui l’ambiente è più tranquillo. Non c’è la pressione che ho vissuto negli altri Paesi, anzi quasi non esiste. La possibilità di venire a giocare a Minnesota mi si è presentata quando ero ancora in Brasile, ed è stata una scelta di vita oltreché professionale".

- La NASL sta crescendo ma ci sono diverse difficoltà con squadre che potrebbero lasciare: quale pensi sarà il futuro della lega ?

"La NASL vuole crescere ancora ovviamente però ho sentito anch’io delle voci che vogliono alcune squadre lasciare questa divisione l’anno prossimo. C’è il rischio che il 2017 sia un passo indietro per loro, o comunque con grande incertezza sul futuro".

- Che livello hai trovato nella NASL ? E cosa pensi della MLS ?

"Abbastanza buono dai. Non so come sia il livello in Italia oggi, ma visto che ho giocato in Lega Pro con la maglia del Novara posso paragonarla a quella categoria. La MLS a essere sincero non la guardo molto, però sono molto organizzati e il calcio è giocato a buon livello".

- Cosa serve al calcio americano per crescere ulteriormente ?

"Secondo me dovrebbero migliorare la formazione dei giocatori. Qui iniziano a giocare professionalmente a un’età nella quale dovrebbero già giocare ad alti livelli. Serve più lavoro nelle Academy e sui ragazzini".

- Minnesota Utd sta facendo bene anche quest’anno e l’anno prossimo giocherà in MLS: come è vissuto questo passo in città ? Quale sarà il tuo futuro ?

"Il nostro proprietario ha preso questa grande decisione insieme ad altri collaboratori e porterà la MLS in Minnesota. La città è ansiosa e ha ricevuto la notizia con grande entusiasmo. Il mio futuro, ma anche quello di tutti, è incerto. Il club non ci ha ancora detto nulla per l’anno prossimo".

Se del futuro non c’è certezza, il passato di Juliano Vicentini parla anche italiano. Con la maglia del Novara in Coppa Italia contro il Parma (passò il turno la squadra piemontese con due categorie di differenza) il brasiliano segnò uno dei gol più belli di sempre della società azzurra e tutti ancora oggi lo ricordano con affetto anche per la disponibilità e l’eleganza dell’uomo ancora prima che del giocatore.

- Cosa significa Novara per te ?

"Fu uno dei momenti più belli della mia carriera e quando ripenso a Novara mi vengono in mente solo momenti belli come città, tifoseria e club. Sono stato veramente fortunato di avere fatto parte di un gruppo straordinario e sono stati due anni fantastici. Volevo approfittare per ringraziare tutti i miei compagni, lo staff e la direzione del Club e anche Pasquale Sensibile, una persona fantastica, per avermi dato la possibilità di vivere tutto quello".

- Ti manca l’Italia ?

"Certamente, è un paese straordinario e spero di avere la possibilità di tornare presto. Ci sono tante cose che mi mancano, però ne voglio dire due: il calore degli italiani e la cucina".

Max Cristina