Alessandria, D’Angelo: “Un solo punto, ma molto importante"

06.03.2015 17:15 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttolegapro.com
Luca D'Angelo
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Luca D'Angelo
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Dopo una striscia di cinque vittorie consecutive, un’Alessandria incerottata non riesce ad andare oltre al pareggio interno (1-1) nel match con la Torres. Un lunghissimo elenco di assenti che, prima della gara, comprendeva gli squalificati Rantier e Mora (per quest'ultimo è anche da valutare l'entità di un infortunio), e gli infortunati Sirri, Taddei, Spighi e Cavalli ai quali si è aggiunto, a gara in corso, anche Marconi. Per completare il quadro, nel prossimo turno, mancherà anche Germinale che, diffidato, si è fatto ammonire. Ma, nonostante questa situazione di emergenza, i risultati maturati nelle gare disputate da Pavia (0-0 in casa con il Lumezzane) e Novara (sconfitto 1-0 a Como) permettono ai ragazzi di mister Luca D’Angelo di mantenere la vetta della classifica del girone A.

Al termine del match infrasettimanale è proprio il tecnico dei grigi a parlare in sala stampa.

- Mister, crede che riuscirà a mettere in campo una formazione competitiva domenica prossima a Pordenone ?

“Iunco è uscito per crampi, Marconi è da valutare nei prossimi giorni. Spighi ha più probabilità degli altri di tornare a disposizione e Rantier rientrerà dalla squalifica. Da un certo punto di vista – scherza il tecnico – avrò meno possibilità di sbagliare con meno giocatori a disposizione…”

- Mister, vista questa emergenza, si aspetta un reintegro di Guazzo ?

“Non posso rispondere a questa domanda. La decisione è stata presa dal presidente e credo ne dobbiate parlare con lui. Non era un discorso calcistico. Io posso sperare o auspicare cose che dipendono da me, questa cosa è giusto la valuti lui, se decide di farlo. Come ho detto prima della partita, io ho grande fiducia nei giocatori che ho a disposizione. E non lo dico perché devo dirlo, io ci credo davvero. Questa sera, nonostante avessimo molti giocatori fuori, questa sera avremmo meritato la vittoria. Per la voglia, per l’intensità che la squadra ha messo in campo, anche con giocatori fuori ruolo nel finale. Abbiamo fatto un punto molto importante stasera”.

- Ma lei avrebbe preclusioni a reintegrare il giocatore ?

“C’è stato qualche screzio con lui, ma io ho un carattere difficilissimo e, per questo, forse più per colpa mia che sua. Però, in questo periodo durante il quale lui è stato fuori, gli screzi si sono chiariti. Lui si allena tutti i giorni, anche più degli altri. Bisogna guardare avanti con grande fiducia”.

- Torniamo alla gara di questa sera (mercoledì, ndr). Quale è stato l’errore nell’azione che vi è costata il rigore ?

“Avremmo dovuto essere uno in più dietro, ma ci siamo fatti prendere dalla foga dei primi minuti. L’errore è stato rimanere due contro due anziché tre contro due. Comunque i ragazzi sono stati bravi a pareggiare abbastanza velocemente. Nel secondo tempo, poi, la Torres è rimasta molto arretrata, a differenza di quanto ha fatto nel primo tempo, quando ci ha messo in difficoltà con verticalizzazioni immediate. Non ce n’era bisogno, ma anche oggi la nostra squadra ha dimostrato di essere una squadra importante. Ad essere sinceri abbiamo giocato meglio oggi che con la Cremonese, ma avrei preferito avere una botta di fortuna (il termine che usa D’Angelo è molto più… “colorito”, n.d.r.) e vincere”.

- Dopo questa partita è demoralizzato ?

“La demoralizzazione non rientra nel mio vocabolario. E poi sono, siamo primi in classifica e sono  molto contento di quello che i ragazzi hanno fatto. Nelle prossime dieci partite daremo grande battaglia, insieme al nostro pubblico”.

- Infine, mister, nel settore della tribuna loro riservato, i giocatori che non sono scesi in campo, e questa sera erano molti, hanno mostrato un grande spirito di gruppo. Di chi è il merito ?

“Merito della società, che li fa sentire partecipi, merito del pubblico, che li fa sentire importanti in un contesto che vale, e merito loro, che sono persone educate e professionisti seri”. 

Fabrizio Pozzi