Scopriamo la Primavera - Andrea Penna

14.12.2017 13:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Andrea Penna
Andrea Penna
© foto di foto novaracalcio.com

Classe, intuizione e visone di gioco. Questo è Andrea Penna, uno dei talenti della Primavera azzurra.

Nato a Reggio Calabria nel 1999, Andrea è un novarese doc visto che si è trasferito sotto la cupola di San Gaudenzio quando aveva pochi mesi di vita. I primi passi nel calcio, li ha mossi da giovanissimo: “Avevo cinque anni – racconta Andrea – e ho iniziato nel Sestante Azzurro, allenandomi nell’antistadio del Silvio Piola. Ha fatto seguito poi l’esperienza al Monza dove sono rimasto per cinque stagioni, prima del ritorno al Novara Calcio. Sono qui da sette anni e mi trovo benissimo”.

- Un percorso ricco di soddisfazioni con la maglia azzurra. Ricordi in particolare qualche stagione ?

“Due stagioni sono quelle di cui conservo i ricordi migliori. Una a livello personale ed una per quanto raggiunto con la squadra. Personalmente è stato fantastico il campionato nei Giovanissimi Nazionali con allenatore Brambilla. Quell’anno ho realizzato molti gol e questo mi ha permesso di conquistare la Nazionale. Per quanto riguarda l’obbiettivo di squadra più rilevante, l’ho raggiunto con gli Allievi Nazionali Lega Pro quando vincemmo lo scudetto. In quel periodo, subii una microfrattura all’alluce del piede, ma rientrai in tempo per le fasi finali di Chianciano. Erano passati tre mesi dall’ultima volta in campo e fu una grande emozione siglare il gol decisivo contro il Como. Poi arrivò la semifinale dove superammo il Lecce dopo una serie infinita di rigori. Infine, battemmo 3-0 la Reggina e ci aggiudicammo il titolo”.

- Adesso, da due anni, la tua categoria di appartenenza è la Primavera…

“Un campionato difficile e che ha subito una riforma quest’anno. Nella passata stagione, si affrontavano squadre più blasonate, ma era difficile prefissarsi obbiettivi importanti come quello di stare tra le prime. Adesso invece, inseriti nel girone con le società di Serie B, siamo noi la formazione da battere. Vogliamo fare bene e possiamo puntare a vincere il campionato. Siamo un bel gruppo, i nuovi si sono integrati subito bene. Dobbiamo vivere giornata dopo giornata, puntando sempre il più in alto possibile”.

- Se dovessi descriverti ai tifosi come calciatore, di che caratteristiche parleresti ?

“Sono un giocatore di qualità. Mi piace inserirmi senza palla, servire assist e concludere in porta. Ho agito spesso da trequartista, ma adesso ricopro di più il ruolo di mezzala. Mi trovo bene in questa posizione e comunque posso cambiare diversi ruoli nel corso della partita”.

- Non sei l’unico in famiglia ad aver indossato la maglia azzurra…

“Anche mio fratello Luigi ha fatto la trafila nelle giovanili del Novara. Adesso continua a giocare a calcio, in Promozione con il Trecate. Quando può, viene a vedere le mie partite e cerca di darmi consigli per aiutarmi a migliorare. E’ stato compagno di squadra di Paolo Faragò e ancora oggi si sentono spesso”.

- Tu per quale squadra tifi ? Hai qualche calciatore che prendi come esempio ?

“In Serie A tifo Milan, ma sono anche un tifoso del Novara che quando posso seguo dal vivo allo stadio “Piola”. Spesso giochiamo in contemporanea con la formazione di mister Corini ed alla fine delle nostre partite mi interesso subito del risultato degli azzurri più grandi. Come centrocampisti ammiro Hamsik e Nainggolan. Un esempio per tutti è però Paolo Faragò, mi piacerebbe fare il suo percorso arrivando a giocare in prima squadra”.

- Con la prima squadra intanto ti sei allenato più volte…

“Spesso mi capita di fare sedute di allenamento con loro. Ovviamente ci sono dei ritmi ed una fisicità diversi. C’è tanto da imparare e cerco sempre di migliorarmi”.

- Come passi il tempo libero ?

“Mi piace uscire con gli amici e giocare ai videogiochi, soprattutto quelli legati al calcio”.

- Sogni per il futuro ?

“Esordire con la maglia del Novara !”.