La storia del Novara Calcio (l'Associazione Calcio Novara nella stagione 1971-72)

Da sabato 2 gennaio 2021 Tuttonovara pubblica settimanalmente la storia del Novara Calcio a partire dalla stagione 1912-13
22.01.2022 09:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org
Il Novara 1971-72
Il Novara 1971-72
© foto di it.wikipedia.org

Raccogliamo qui le informazioni riguardanti l'Associazione Calcio Novara nelle competizioni ufficiali della stagione 1971-72.

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Presidente: Santino Tarantola

Allenatore: Carlo Parola

Stadio: Stadio Comunale di via Alcarotti

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Il Novara milita in Serie B, si classifica al 13º posto, in Coppa Italia si ferma al Primo turno.

La Serie B 1970-1971 è la 40ª edizione dalla manifestazione e la ventiseiesima organizzata dalla Lega Nazionale Professionisti.

Il campionato si disputa con la formula del Girone all'italiana di 20 squadre dal 26 settembre 1971 al 18 giugno 1972 e vi partecipano: 

Arezzo (Stadio Comunale), Bari (Stadio della Vittoria), Brescia (Stadio Mario Rigamonti), Catania (Stadio Cibali), Cesena (Stadio "Fiorita"), Como (Stadio Giuseppe Sinigaglia), Foggia (Stadio Pino Zaccheria), Genoa (Genova) (Stadio Luigi Ferraris), Lazio (Roma) (Stadio Olimpico), Livorno (Stadio Comunale),  Modena (Stadio Alberto Braglia), Monza (Stadio Gino Alfonso Sada), Novara (Stadio Comunale), Palermo (Stadio La Favorita), Perugia (Stadio Santa Giuliana), Reggiana (Reggio Emilia) (Stadio Comunale Mirabello), Reggina (Reggio Calabria) (Stadio Comunale), Sorrento (Sorrento (NA)) (Stadio San Paolo), Taranto (Stadio Salinella), Ternana (di Terni) (Stadio Libero Liberati)

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Stagione

Avvenimenti

La sorpresa Ternana, dopo aver concluso al comando il girone d'andata assieme al Palermo, si conferma al primo posto, stavolta in solitaria, anche alla fine del campionato, conquistando per la prima volta la Serie A. E' una promozione storica, poiché contestualmente segna l'approdo assoluto di una formazione dell'Umbria nella massima categoria calcistica italiana.

Con una squadra costituita da giocatori nella media e priva di solisti capaci di fare la differenza, l'allenatore Corrado Viciani riesce a far fare il salto di qualità al collettivo rossoverde grazie al suo credo calcistico del gioco corto: un sistema tattico ispirato ai dettami del calcio totale olandese all'epoca in ascesa, basato su possesso palla, pressing alto, passaggi corti e sovrapposizioni, che proprio con i ternani trova una delle prime applicazioni degne di nota in Italia.

Dietro agli umbri raggiungono la massima serie anche la Lazio di Tommaso Maestrelli, trascinata dalle reti del capocannoniere Giorgio Chinaglia e destinata a salire ai vertici del calcio nazionale nel successivo biennio, e i succitati palermitani di Benigno De Grandi, terzi classificati, che tornano nel massimo campionato dopo due anni; biancocelesti e rosanero hanno la meglio in volata di un Como cui non basta un'ottima seconda parte di torneo, fermandosi a due punti dalla zona promozione.

In coda alla classifica, caddono in Serie C il Modena, il Livorno e la matricola Sorrento, quest'ultima nonostante un girone di ritorno con un ritmo da salto di categoria; si salvano invece le altre due neopromosse, il blasonato Genoa e la Reggiana, con i granata che riescono peraltro a inserirsi nella lotta per la Serie A.

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I risultati sono i seguenti:

Promozioni: Ternana, Lazio, Palermo

Retrocessioni: Livorno, Sorrento, Modena

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La rosa azzurra

Portieri: Felice Pulici

Difensori: Giovanni Udovicich, Giuseppe Unere, Antonio Veschetti, Alberto Vivian, Umberto Volpati

Centrocampisti: Virgilio Bertoni, Vittorino Calloni, Franco Carrera, Luigi Giannini, Alberto Grossetti, Renato Zaccarelli

Attaccanti: Urano Benigni, Renato Gavinelli, Carlo Jacomuzzi, Giovanni Picat Re, Orano Rolfo

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