ESCLUSIVA TNO - La conferenza stampa pre-partita di Calori

21.11.2013 19:00 di  Sergio Guerzoni   vedi letture
Alessandro Calori
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Alessandro Calori
© foto di Alberto Mariani

Giovedì 21 novembre sala stampa dello stadio Silvio Piola: Calori ci aggiorna nel pre-gara di Novara Pescara.

Mister come va ? Si è ambientato ?

“ Bagnati, ma bene, grazie. Un buon approccio: ambientato è una parola grossa, ma lo devo fare il più velocemente possibile, anche se c'è poco tempo. La maniera migliore è stare con i ragazzi parlandoci, allenandoci, capendoci. Cercando di capire quale sia la retta via.”

I colloqui individuali con i ragazzi come sono andati ? E' emersa qualche problematica ?

“ No, nessun problema. Premetto che i miei colloqui particolari sono fatti per conoscere la persona più del giocatore: per me è la prima cosa. Serve per conoscere la tipologia dell'uomo che c'è dietro il calciatore, diversa per ognuno. E' vero che si può conoscere come uno gioca, che ruolo ha, però sapere se è timido, o estroverso, se è estroso, presuntuoso, ecc. sono cose che escono parlando.”

Ha avuto l'impressione che siano consapevoli della situazione o dicono anche a lei che è solo un inizio stentato e in fondo siamo solo ad un quarto di stagione......

“ Ripeto: i colloqui individuali servono a conoscere la persona. Per quello che riguarda le situazioni di gioco e altro lo faccio a livello collettivo. E' facile dire siamo partiti per vincere : bisogna prendere coscienza della realtà, sennò siamo fuori strada. La realtà è che si sono fatti 13 punti in quattordici partite: bisogna risollevarsi attraverso, chiaramente, la situazione tattica ma anche quella caratteriale e comportamentale e sono due cose diverse. D'altronde se andava tutto benissimo io non stavo qui. Sono situazioni che nascono non si sa bene come e perché, a prescindere da chi mi ha preceduto, che non ha nessuna colpa. Spesso si dice: vogliamo vincere il campionato perché siamo “così e cosà” , ma ogni attimo della vita bisogna dimostrare di esserlo veramente. Bisogna prendere coscienza che in questo momento siamo una squadra nei guai. Io vedo un gruppo sano, anche nel morale, ma non si può pretendere di risolvere tutto in due partite. Bisogna cambiare rotta il più velocemente possibile per cercare di fare quanti più punti possibili.”

Il Pescara ci ha detto l'altro giorno di conoscerlo bene....

"Si, come ho detto è una squadra che ha cambiato modulo, dal 4-3-3 al 3-4-3, è molto offensiva, ha degli esterni bassi veloci, un buon play-maker (Brugman o Viviani, secondo chi gioca) ed è una squadra che è stata indicata come una delle pretendenti della promozione. Ha ritrovato morale e risultati, pur se anche prima giocava bene a dispetto dei risultati: come vedete spesso si cercano mille perché poi è sufficiente magari la semplicità per ritrovare la fiducia. E' una squadra che, in casa e fuori, cerca la profondità avendo ragazzi con gamba, tipo Ragusa, poi ha grosse individualità in avanti tipo Cutolo, Politano, Mascara che conoscete in quanto ex, non è una boa ma un centravanti atipico che non dà riferimenti, molto tecnico, o Maniero che entra a partita in corso. Una squadra che è stata costruita con una precisa identità e un preciso tipo di gioco.”

Non le chiediamo la formazione perché sappiamo che tanto non ce la darà, ma ha già un idea dello schema ? Ci saranno novità ?

“ Si, qualcosa credo di cambiare, non per il gusto di farlo ma cercare compattezza, senza tralasciare l'aspetto propositivo: mi piacciono le squadre che cercano sempre la giocata, attraverso il fraseggio e ai movimenti senza palla. Però dopo soli due giorni sarei presuntuoso e avido nel decidere quello che vorrei. Ci deve essere un percorso e devo stare attento a quello che mi trasmettono i ragazzi: sono loro i protagonisti. Io devo stare attento a queste cose, per metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio ed è quello che sto cercando di fare.”

Situazione infortunati ?

“ Lepiller ha avuto un altro risentimento muscolare ieri e non credo che ci sarà; Fragò è rientrato ieri sera dalla Nazionale e anche gli altri nazionali, tranne Potouridis che è arrivato oggi; Nava ha ancora un problemino; Rigoni si è allenato regolarmente, così come Salviato.”

Su Rigoni lei fa affidamento, visto che ultimamente era un po' ai margini ?

“ Si, certo. Ma io sono aperto con tutti. Non posso certo prescindere dalle qualità che sicuramente Marco possiede e se me lo dimostrerà.....credo che sul senso di appartenenza non ci siano dubbi: ha scritto la storia recente di questa Società. Però, come dico spesso ai ragazzi, quello che è stato appartiene al passato, è lì in bacheca. Adesso si deve pensare esclusivamente al futuro, come anch'io ho sempre fatto da calciatore. Tutti devono mettersi in discussione e ripartire con la voglia di stupire ancora, oltre che con la tecnica con il cuore e la passione. Nel calcio è questo che può fare la differenza, non solo i moduli e i numeri. L'allenatore deve dare le indicazioni ma ognuno deve dare il meglio di sé anche dal punto di vista individuale.”

Nelle ultime gare, anche per questioni di emergenza, sono stati schierati Pesce e Marianini nel ruolo di terzini: in un'eventuale futuro schema con la difesa a tre, potrebbe essere una soluzione ?

“Certo, perché no ? Pesce, tra l'altro, nasce come terzino. Marianini ha sufficiente esperienza e capacità di lettura che, a livello tattico, può darmi una soluzione. C'è Salviato che rientra dall'infortunio, ma si è allenato poco per essere in condizione. Io vorrei cercare di sfruttare il 100% di chi ho a disposizione, quindi preferisco puntare su chi, almeno fisicamente, è al 100%. Tutto può succedere: ho l'allenamento di oggi e il prossimo per decidere.”

Beh, facendo due conti o Marianini o Pesce qualcuno dovrà giocare sulla fascia...

“ Anche tutti e due !!!”

Domattina allenamento allora...? Meglio scaldare i muscoli che giocare alla play station...!!!

“ Si, meglio che si sveglino presto e cominciano a sintonizzarsi !!! Comunque domattina faremo un ripasso e scioglimento muscolare.”

La settimana scorsa ha visto Padova-Brescia: il Padova è nella nostra condizione...

“Sì, anche se ritengo che le situazioni siano un po' diverse. Senza dire che il Novara potenzialmente ha qualcosa in più...sennò ci sentono....però.....!!! Però bisogna dimostrarlo, perché il dirlo diventa come un ritornello che ti fa addormentare, invece bisogna essere svegli, veloci e mettersi in gioco. Come ho già detto io guardo sempre avanti, sempre aggiungendo qualcosa e così deve essere per i miei ragazzi. Io sono qui con loro e speriamo di fare qualcosa che valga la pena di ricordare. Questo è l'obiettivo. Poi come ho detto l'altro giorno il Novara ha delle strutture che non si vedono da tutte le parti, se utilizzate bene sono importanti.”

Per la sua idea di gioco, in certi momenti cercherà di spronarli ?

"Non credo che questa squadra abbia le caratteristica di incontristi, piuttosto di gente che cerca di fare gioco, quindi bisogna sopperire in altri modi, con il possesso palla sfruttando queste caratteristiche nel migliore dei modi. Poi è chiaro che si debbano avere delle certezze: in questo momento non posso certo avere la presunzione di giocare con tre punte e due centrocampisti...!!!”

Può reggere un trequartista e due punte ?

“Quando ci sarà la condizione fisica e mentale, perché no ? In questo momento non bisogna esagerare. I segnali me li daranno loro, io devo solo intercettarli e sfruttarli.”

La difesa ?

“Penso che giocherò con la difesa a tre.”

Ludi, Perticone; Bastrini o Mori ?

“Mori si è allenato poco, vedremo domani.”

Ha parlato di Rigoni, volevo parlare di Comi, l'uomo mercato di quest'anno che poi è sparito dai titolari e ha giocato Rubino, per fortuna, visto cosa ha fatto. Uno come lei, che arriva a giochi fatti come gestirà la situazione ?

“Guardate: io sto parlando anche di questo ai ragazzi. Il ruolo più difficile per un allenatore è scegliere chi gioca, chi va in panchina e chi in tribuna. Quando lo farò sarà a malincuore, ma dovrò scegliere: io cerco di ottimizzare quello che vedo o perché in quel momento mi serve un giocatore con determinate caratteristiche. Però devo tener conto e sfruttare la parte psicologica, emotiva, situazionale. Mi è successo in squadre che ho allenato che c'erano giocatori che non giocavano mai, poi sono stati loro a risolvere i problemi. Se io sbaglio le scelte me lo devono dimostrare loro, ma non a parole o andandolo a dirle in giro; sul campo con i fatti. Comi è un ragazzo giovane, che ho seguito nella Primavera del Milan, che è stato preso per sostituire Seferovic, non sta rendendo...? Io devo aiutarlo a farlo rendere e se avverrà io sarò contento. Rubino ? Se farà il record di Piola sarò contento per lui. Non dimentichiamoci di Gonzalez: se fa 15 goal invece dei 14 dello scorso anno, sarò felice per lui, se Rigoni torna e fa goal, tanto di guadagnato. Dipende da ognuno di loro, io sono qua per farli rendere al massimo, Se Buzzegoli.....se Genevier....se Ludi...tutti, si lavora insieme per raggiungere il traguardo, da soli non si fa niente. Io ho imparato una cosa: se c'è la presunzione di dire io, io faccio, io risolvo, secondo me si sbaglia. Se dico invece io faccio con tutti gli altri, i ragazzi, lo staff, la società per portare la squadra, che non è mia, ma della proprietà e della gente, la riporteremo in alto. Insomma: non è solo un mio coinvolgimento, ma di tutti. Io voglio lavorare in questo senso. Se sono venuto qui è perché ho sentito questa volontà, sennò stavo a casa o facevo un'altra scelta.”

Lei ha detto che ha seguito Comi. E' il tipo di attaccante che serve al suo gioco ?

"So cosa vuole intendere. Mettiamo, non è così, che non lo fosse: che faccio ? Mi do la zappa sui piedi e comincio a dire che non lo voglio ? Io devo, ripeto, far rendere al massimo chi ho a disposizione, questo è il mio compito. Quindi non mi pongo il problema. Io cercherò di farlo rendere al massimo, credo sia bravo e abbia tutte le possibilità, ha fame, voglia, spirito. Vale anche per tutti gli altri che hanno le proprie motivazioni. Questo deve esserci in un contesto organizzativo unitamente alla libertà di ognuno di esprimersi: però deve esprimersi, aiutare il compagno, lottare assieme, tutto queste cose fanno parte del calcio.”

Ha detto che Potouridis è tornato stamattina, quindi l'ha conosciuto solo stamattina. Qui è sempre stato impiegato come esterno e non ha convinto in pieno. In Nazionale ha giocato centrale e anche bene...

“ Per rispondere smetto i panni dell'allenatore e vesto quelli di ex giocatore e vi parlo come se fossimo al bar. Io ho vissuto in prima persona, in una Società come l'Udinese, che ho visto crescere, arrivare persone da un altra nazione. Ok, adesso viviamo in un mondo globalizzato, ma bisogna mettersi nei panni di chi viene qui e non conosce la lingua, la cultura, il modo di vivere e deve giocare a calcio e deve rendere al 100% e spesso viene considerato superficiale e lontano dagli interessi della squadra, ma non è così: ci sono dei passaggi obbligati. Deve capire come si gioca, come si sta in campo, cosa vuole il Mister da lui. Bisogna dargli un tempo di maturazione. Io faccio spesso l'esempio di Pizarro, che non è proprio l'ultimo arrivato. All'Udinese è stato un anno senza mai giocare. Noi invece abbiamo fretta di trovare subito il giovane che giustifichi le esigenze monetarie dell'acquisto. Per poterlo valorizzare bisogna costruire una squadra per vincere poi se vince ci si mette il giovane, Questa è la mia idea: i ragazzi devono capire come funziona. Quindi il greco della situazione potrebbe essere l'esterno di una difesa a tre: ma ancora non l'ho visto in allenamento, ho visto solo la barba!!!!”

Ma un giocatore che vede per un allenamento e mezzo può farlo giocare ?

“Se c'è l'esigenza e mi da le risposte giuste si.”

L'altro greco sembra diverso, sembra un po' più timidino.....

“Si, però non ci ho ancora parlato, il colloquio lo farò penso oggi. Purtroppo non parlo inglese e questa è una mia lacuna che devo al più presto colmare.”

Lazzari si è dimostrato l'uomo più in forma. Secondo lei può occupare una posizione diversa a centrocampo ?

“ Potrebbe essere il centrocampista che entra in area per cercare la conclusione, visto che ha la gamba e il tiro. Io chiedo sempre se uno se la sente di cambiare ruolo, non farlo perché lo dice il Mister e trovarmelo con una resa al 50/60%.”

Anche secondo lei Buzzegoli e Genevier sono troppo simili per giocare assieme ? Buzzegoli nel Varese, Gallipoli, Massese faceva l'interno.....ha iniziato a Novara a fare il regista...

“Sono due centrocampisti con caratteristiche simili. Tutto si può fare, però......entrambi cercano di costruire il gioco. E' vero che Buba giocava sulla destra e calciava. Non ha la corsa lunga”, ma ha giocato da interno nel 4-4-2.”

Quindi lei pensa di irrobustire il centrocampo per una maggiore copertura.....

“Sì, ma senza rinunciare alla qualità e all'organizzazione.”

Ribadisce che l'obiettivo è la Serie A ?

“ Si, ma nei due anni avevo detto!!!!”

Grazie Mister, in bocca al lupo.

 

Proviamo a fare un gioco e, leggendo fra le righe delle dichiarazioni di Calori, cerchiamo di indovinare la formazione:

Kosicky, Perticone, Ludi, Bastrini, Marianini, Pesce, Buzzegoli, Faragò, (Rigoni), Lazzari, Gonzalez, Rubino.

Ripeto, è solo un gioco nato in sala stampa dopo la conferenza.