Azzurra Hockey Novara: intervista a Mario Ferrari, il cuore della rinascita

08.09.2014 08:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Mario Ferrari
Mario Ferrari

Tuttonovara ha intervistato Mario Ferrari, allenatore della nuova ASD Azzurra Hockey Novara. Ferrari, allievo di Erasmo Marcon, entrambi giocatori e poi coach del glorioso Hockey Novara, ha voluto la rinascita della squadra più scudettata d'Italia, seppur obbligato, dal regolamento della Lega, ad una vera e propria rifondazione con un nome diverso per il nuovo club, che quindi potrà ereditare solo nell'immaginario collettivo lo splendido ed inarrivabile passato. Però, diciamoci la verità, questa cosa poco importa ai veri sportivi novaresi, che non vedono l'ora di potersi scatenare nel tifo Azzurro.

Anche l'hockey, come il calcio, ripartirà dalla terza divisione, che qui è la B, per poi scalare (lo speriamo tutti), attraverso la A2, fino alla massima Serie, l'A1. Questo auspicano anche gli storici avversari di Lodi, Giovinazzo, Matera, del Veneto e della Toscana: l'A1 ha bisogno del Novara.

Sentiamo allora Ferrari:

"A settembre si parte dalla Serie B. Si comincia con i ragazzi che costituiscono il nostro zoccolo duro, con i giocatori storici: da David Macini a Matteo Ceresa, dai portieri, Riccardo Lorenzi e il giovane Diego Marcon, da Lorenzo Collalti e Geri Tefa, da Simone Tarchetti e Alessandro Della Torre (di Agrate), da Oscar Ferrari e Francesco Zanierato, da Gian Paolo Fornaro a Massimo Villani. Intanto ci si muove sul mercato, bisogna recuperare il tempo perduto. Quello che ci è successo (la burrascosa fine della passata gestione, ndr) ci ha fatto perdere un anno, impedendoci l'iscrizione al campionato entro le scadenza previste. Adesso finalmente è tutto in regola e siamo pronti a partire.

Anzitutto andiamo avanti col settore giovanile, che è la base di tutto e che stiamo portando avanti da anni: da settembre il Palaverdi, dove ci alleniamo, ritornerà alla gestione diretta del Comune e noi contiamo di avere a disposizione gli orari che ci necessitano.

Ricominciamo da capo, l'abbiamo già fatto due volte, non c'è due senza tre !

Adesso dobbiamo anzitutto trovare una sede fissa: forse non tutti sanno che il Pala Dal Lago è stato costruito coi fondi che nei primi anni '70 trovò Marigi, novarese della FIHP, e che fu dato al Comune di Novara per l'attività hockeistica. Noi ripartiremo dal Palaverdi per riportare l'hockey Azzurro al livello che gli compete: al di là del risultato sportivo raggiunto un anno fa (la qualificazione alla Coppa CERS, l'equivalente della Coppa UEFA del calcio, ndr), l'hockey è riuscito a riportare l'entusiasmo in città ed è stato bello rivedere più di mille persone in viale Kennedy. Il Novara calcio è crollato in Serie C, dopo i fasti della Serie A e nonostante le ricche sponsorizzazioni, e la pallavolo è stata riportata in alto non senza aiuti, l'hockey, che è lo sport più "novarese" di tutti, deve invece fare tutto da solo.

In ogni caso ci stiamo dando da fare: abbiamo trovato uno sponsor importante (Mancin, ndr) e a settembre andremo a fare un importante torneo internazionale in Spagna, a Cerdanyola, vicino a Barcellona. Col Cerdanyola, Società che sta vivendo la nostra stessa esperienza di "nobile decaduta" che si sta dando da fare per risalire, abbiamo stretto un gemellaggio che si sta rivelando molto positivo.

Il tutto è nato col Torneo che, nei limiti delle nostre possibilità, abbiamo organizzato per ricordare i 90 anni dell'hockey a Novara, con un buon riscontro di pubblico ed anche di personaggi che era tempo che non si vedevano.

Con questi presupposti ora si riparte, con tanti problemi ancora, ma anche con tanta voglia di fare bene".

"In bocca al lupo, Mario !", Tuttonovara seguirà Azzurra e l'hockey con l'attenzione di sempre ed anche con un rinnovato affetto.

Roberto Krengli