Novara vs Pro Vercelli: “derby delle risaie” is coming home ... L'Editoriale di Simone Balocco del 2 novembre 2017

03.11.2017 09:00 di  Simone Balocco   vedi letture
Fonte: cittadinovara.com
La Curva Nord
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Manca un giorno alla partita più attesa di tutto il campionato da parte dei tifosi del Novara e della Pro Vercelli, il “derby delle risaie”. Per le due tifoserie questa è la Partita, quella da vivere prima, durante e dopo i novanta minuti giocati. Ed in casa Novara, come in casa Pro Vercelli, si sta facendo il countdown.

Le due squadre arrivano con animi diversi all'incontro: i Corini boys sabato hanno strappato un prezioso pareggio al “Manuzzi” contro il Cesena (2-2), con il gol di Macheda che ha riportato in carreggiata i suoi; la squadra di mister Grassadonia è uscita sconfitta per 1-4 nell'”altro” stadio “Piola” nel match contro il Foggia, nonostante fosse andata in vantaggio. Lla panchina del tecnico salernitano traballa vistosamente e l'incontro in viale Kennedy potrebbe essere decisivo per il suo proseguo sulla panchina bicciolana.

In classifica, gli azzurri sono noni con 17 punti (alla pari con il Cittadella), mentre i cugini d'OltreSesia sono ultimi con dieci punti, a -4 dal sest'ultimo posto che significa salvezza. In classifica marcatori, in casa novarese guidano Alessio da Cruz, Francesco di Mariano e Marco Moscati con tre reti. Stesse reti anche per i due top scorer della Pro Vercelli, Marco Firenze e Luca Castiglia.

I sesiani, squadra costruita per salvarsi, ha comunque una rosa di giocatori validi: dai veterani Carlo Mammarella, Giuseppe Vives e l'ex azzurro Elia Legati ai giovani Filip Raicevic, Paolo Ghiglione ed il sopraccitato Marco Firenze, oltre a Berra, Germano e Vajushi. Gli ex dell'incontro sono da una parte Elia Legati, Luca Barlocco e Dario Bergamelli per la Pro Vercelli, mentre il solo Ronaldo per la squadra del presidente Massimo de Salvo.

Mister Corini, per sabato pomeriggio, a oggi, non potrà contare ancora su Gianluca Sansone e Riccardo Maniero ancora ai box, come il lungodegente Antonio Tartaglia, infortunatosi al 2' della prima partita contro il Carpi. Rispetto al match del “Manuzzi”, il tecnico di Bagnolo Mella potrebbe ritrovare dal 1' sia Mantovani sia Chiosa. Non ci saranno azzurri squalificati, con il solo da Cruz in diffida. In casa Pro non ci saranno per infortunio Jidayi e Rovini, potrebbe recuperare Bergamelli e l'unico squalificato sarà Dramane Konaté, espulso domenica scorsa.

Nella città di San Gaudenzio, le due squadre si sono affrontate ventisei volte, con tredici vittorie novaresi, otto pareggi e cinque vittorie ospiti. Come riporta il portale Forzanovara.net, il primo derby si disputò il 9 febbraio 1913, con netta vittoria vercellese per 6-0: era il campionato di Prima categoria ed allora la Pro Vercelli era una schiaccia-sassi, con già quattro scudetti in bacheca, Il Novara invece era alla sua prima stagione ufficiale. Quell'anno la squadra vercellese vinse il quinto dei suoi sette scudetti, mentre il Novara si piazzò al quinto posto nel campionato piemontese.

L'ultima vittoria del Novara in casa è data 23 dicembre 2012 (2-0 con Perticone e Gonzalez su rigore); l'ultimo segno “x” è arrivato lo scorso 12 marzo (0-0) mentre i vercellesi non espugnano Novara dal 2-0 del 5 novembre 2000.

L'ultimo match in casa novarese, nonostante uno spento 0-0, ha regalato tre emozioni non da poco: il quasi “gollonzo” di schiena di Rolando Bianchi su rinvio di David da Costa; Da Costa che causò il rigore per fallo su Aramu,con lo stesso Aramu che dal dischetto si lasciò ipnotizzare dal capitano azzurro che parò sia il rigore sia la ribattuta su Mammarella. Tutto questo sotto il settore occupato dai tifosi della Pro Vercelli.

Come detto, l'incontro è atteso tra le due tifoserie in maniera spasmodica: sui social network è iniziata una “battaglia” a ritmo di sfottò che stanno rendendo l'attesa della partita di sabato come una sorta di vigilia di Natale.

Per un tifoso del Novara è difficile spiegare cosa rappresenti il derby con la Pro Vercelli. Il “derby delle risaie” va vissuto, attimo dopo attimo, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto ed è atteso spasmodicamente due volte l'anno.

Novara contro Pro Vercelli. Da una parte i padroni di casa, reduci dal pareggio di Cesena e con la consapevolezza di essere una squadra grintosa e pronta a scendere in campo con il coltello tra i denti; dall’altra parte la Pro Vercelli, sette punti in meno in classifica ma con la voglia di venire a fare risultato in casa del nemico storico. E, perché no ?, fare uno scherzetto come al match di andata della scorsa stagione, quando il gran gol di Emmanuello, al minuto 94, diede la vittoria ai suoi. Il gol dell'allora numero 20 vercellese (oggi in forza al Perugia) rimarrà scolpito nella mente (e negli occhi) dei tifosi azzurri per molti, molti anni perché segnato proprio sotto il loro settore (come del resto, il gran bel gol del momentaneo vantaggio novarese con Sansone).

Novara e Pro Vercelli, una rivalità tra le due tifoserie che ha toccato l'apice negli anni Ottanta nel calcio come nell'hockey su pista, quando le due squadre (Hockey Novara da un lato, Amatori Vercelli dall'altro) oltre a dividersi scudetti e coppe nazionali e a vincere a livello europeo, portavano migliaia e migliaia di tifosi nei rispettivi palazzetti (a Novara, il “Pala dal Lago”, a Vercelli il “PalaIsola”). Anche in quel caso era una gara attesa e le due tifoserie si sfidavano nell'avere la torcida migliore. Per le due tifoserie, questa partita è attesa, come detto, un po’ come il Natale per i bambini, dove l'unico “regalo” possibile sarà fare risultato. Una sconfitta equivarrebbe al carbone della Befana. Per un tifoso non c'è cosa più bella che vincere un derby: di riffa o di raffa, con un gol da cineteca o per una rete all'ultimo respiro, l'importante è vincere.

Sugli spalti, le due curve hanno dato sempre il meglio di sé e sono state il dodicesimo uomo in campo. Molti tifosi del Novara vorrebbero che il clima e il calore del derby si possa veicolare in tutte le altre partite casalinghe, visto che da almeno due stagioni c'è una specie di disaffezione verso la squadra.

Novara e Pro Vercelli, nate (calcisticamente) pochi anni l'una dall'altra (1908 i padroni di casa, 1903 la sezione “calcio” degli avversari) e parti fondanti di quel “quadrilatero” che negli anni Venti era il meglio dell'allora calcio nazionale. Novara e Vercelli, due città distanti poco più di venti chilometri rivali su ogni cosa: paniscia contro panissa, biscottini contro bicciolani, Re Biscottino e Regina Cuneta contro Bicciolano e Bela Majin.

I presupposti per una grande partita ci sono. Ora toccherà agli interpreti in campo dimostrare di che pasta sono fatti e far sognare un intero popolo. Azzurro o bianco che sia.

Simone Balocco