Nicolò Schira: "Si salvi chi può"

L'editoriale di Nicolò Schira del 21 luglio 2014
21.07.2014 12:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttolegapro.com
Nicolò Schira
Nicolò Schira

Si salvi chi può. L'allarme arriva da Busto Arsizio e Savona dopo c'è in atto una rivoluzione.

In Lombardia nonostante rumors e proclami è servito l'interessamento in prima persona dell'ormai ex patron Pietro Vavassori per garantire l'iscrizione della squadra alla Lega Pro unica, con tanto di fidejussione da seicento mila euro. Chi doveva acquistare il club entro i primi di luglio si è dileguato nel nulla. All'orizzonte adesso ci sarebbero, il condizionale rimane d'obbligo, due non meglio precisati imprenditori lombardo-emiliani. Per la poltrona di diesse è in arrivo Alec Bolla; mentre per la panchina il favorito è Marco Tosi, reduce dalle retrocessioni di Milazzo e Poggibonsi. I tifosi bustocchi sui social network fanno già gli scongiuri, sperando che non si avveri l'adagio del "non c'è due senza tre".

Anche il Savona sta pensando al trainer toscano e come alternativa i Tigrotti valutano il nome dell'ex Rimini Francesco Buglio. I migliori elementi sotto contratto hanno preso l'autostrada per Reggio Emilia, dove sono già sbarcati i dirigenti che hanno operato a Busto nell'ultimo triennio. Pure il talentino Giannone, al di là delle più disparate voci di richieste dalla B, è approdato alla Reggiana. Vicenda singolare quella del trequartista napoletano che non è stato riscattato a cifre abbordabili dal Crotone del patron Gianni Vrenna e ha cambiato più procuratori che squadre nell'ultimo biennio. Resta da decifrare il futuro della mezzala Mirko Bruccini, rientrato dall'esperienza alla Cremonese. Il classe '85 ha un altro anno di contratto con la Pro Patria a cifre importanti. La Reggiana lo vorrebbe ma non agli attuali emolumenti percepiti: il calciatore non intende però ridursi lo stipendio e così all'orizzonte è sbucato il Pavia che potrebbe approfittarne. Da non escludere a priori neppure una permanenza in terra varesina. Tutto da decifrare anche il futuro del Savona. I liguri sono reduci da un triennio trionfale griffato Ninni Corda, ma il trainer sardo farà un passo indietro e nelle prossime ore risolverà consensualmente il proprio contratto con i biancoblù. Un addio pesantissimo e che pone in discussione la permanenza di parecchi elementi. Le prospettive di mercato e progettuali non sono rosee e c'è il rischio di un possibile ridimensionamento tecnico ed economico. Anche per questo motivo, oltre alla mancanza di nuovi stimoli, Corda così come Antonio Conte alla Juventus ha preferito defilarsi. Per la successione ci sono stati contatti con Tosi, Graziani ed Arturo Di Napoli, quest'ultimo è in pole position. Intanto preparano le valigie elementi come De Martis (Real Vicenza), Quintavalla (Pordenone), Gentile (Real Vicenza o Spal), Marconi (Cremonese); mentre senza Corda appare impossibile un ritorno di Alessandro Cesarini, la cui permanenza era parallela alla presenza sul vascello di comando dell'ex mister del Como. Due anni fa queste compagini diedero vita ad un entusiasmante testa a testa per il primato nel Girone A di Seconda Divisione, concludendo la stagione a braccetto con la promozione in tasca. Appena dodici mesi dopo sembra passata un'epoca e il futuro appare tutto da decifrare...

Vicenda curiosa quella avvenuta in settimana in quel di Vicenza, dove l'attaccante Simone Tiribocchi ha appeso gli scarpini al chiodo. Una scelta in parte forzata; infatti la punta romana aveva altri due anni di contratto a cifre importanti con il sodalizio veneto (circa 100mila euro a stagione). Eppure i dirigenti vicentini e il tecnico Giovanni Lopez sono stati categorici nel confermare all'ex Lecce e Chievo il fatto che non rientrasse più nei piani tecnici del club. Così l'esperto centravanti è stato, suo malgrado, indotto a cambiare ruolo. Tiribocchi due anni fa aveva sposato la causa biancorossa, effettuando la più classica delle scelte di vita. Si era avvicinato a casa per la famiglia, in modo da chiudere la carriera a stretto contatto con la moglie Gloria e la figlia. Pertanto per il "Tir" all'orizzonte si prospetta il ruolo da allenatore nel settore giovanile, nella fattispecie della formazione Esordienti. Il tutto con un ingaggio da puntero di razza o da tecnico di Prima Squadra di categorie superiori. Situazione singolare dovuta a contratti pluriennali sempre più ricorrenti nella terza serie pallonara e per il quale ora i dirigenti cercheranno una spalmatura. Altrimenti sarebbero costretti a stipendiare un tecnico del proprio settore giovanile con emolumenti da Top Player...

In settimana è arrivato il fallimento del Padova. Un tracollo incredibile alla luce dei proclami Playoff dell'estate scorsa, quando la squadra veneta militava in Serie B. Amichevoli di lusso contro il Sydney di Alex Del Piero e ambizioni elevate, che mal si sono tradotte sul campo. Una girandola di allenatori e una cozzaglia di giocatori, molti dei quali a fine carriera, hanno comportato una delle pagine più nere della storia sportiva padovana: la retrocessione in Lega Pro. Alla quale un mese dopo si è sommata la non iscrizione. Fautori di una scellerata gestione Diego Penocchio e il diesse Marco Valentini, quest'ultimo bersagliato dai tifosi biancoscudati che alcune uscite grottesche sui social network a poche ore di distanza dal crac. Pose da tronista che mal si addicono ad un direttore. L'inserimento di Cestaro è stato vano e ha provocato solo ripicche interne fra i protagonisti, i cui rapporti erano tutt'altro che idilliaci. Nulla che potesse fare il bene della società e del popolo padovano. L'epilogo è da incubo e rende i tesserati liberi di cercarsi una sistemazione altrove. Necessità impellente visto che vengono da quattro mesi di stipendi non pagati. Molte società di Serie B sono pronte a saccheggiare il club veneto, acquistando appunto i calciatori a parametro zero. Il difensore brasiliano Thiago Cionek è cercato da Modena, Bari, Latina e Ternana; mentre per Elia Legati è sfumata la pista Avellino. Il presidente biancoverde Taccone l'avrebbe acquistato in caso di partenza di Fabbro verso Novara. Per Trevor Trevisan probabile un biennale a Varese. Osuj ha ricevuto i corteggiamenti di Modena e Pro Vercelli. La punta marchigiana Federico Melchiorri è a un passo dal Pescara, invece per Daniele Vantaggiato è duello fra Livorno e Crotone. Infine per il regista Giovanni La Camera c'è un tris di pretendenti: Pro Vercelli, Brescia e Lecce. Senza dimenticare i talentini della Cantera padovana: due Nazionali italiani Under 16, nella fattispecie il centrocampista centrale Marco Carraro e il terzino destro Giacomo Zanetti sembrano diretti all'Inter. Mattia Zaccagno invece difenderà la porta della Primavera del Torino. Una diaspora incredibile che fa calare il sipario sull'annus horribilis patavino...