Il 30 giugno nel calcio è come l'ultimo giorno di scuola ... L'Editoriale di Simone Balocco del 30 giugno 2017

03.07.2017 11:00 di  Simone Balocco   vedi letture
Stadio  Novara (Silvio Piola)
Stadio Novara (Silvio Piola)
© foto di foto Simone Balocco

A cura di Simone Balocco, Social Media Official Supporter - #SMOS Lega B del Novara Calcio 1908. #CalcioVero

Il 30 giugno nel calcio è come l'ultimo giorno di scuola: c'è il rompete le righe, si tira una riga sulla stagione appena conclusa e si traccia un bilancio. Anche il calcio, come l'economia, prevede un bilancio, con i “dare” (risultati negativi) e gli “avere” (risultati positivi).

Il nostro campionato è terminato con la sconfitta di Carpi e dalle 22:20 circa del 18 maggio siamo in “ferie”. Sicuramente avremmo potuto fare qualcosa di più, come vincere più partite (soprattutto fuori casa nel girone di andata) o giocare meglio: 56 punti totali, nono posto finale e per il secondo anno consecutivo siamo tra le prime trenta squadre d'Italia. Per il terzo anno di fila, cosa che non accadeva dagli anni Settanta. giocheremo in B. Mi accontento forse di poco? Sempre meglio un anno opaco in cadetteria che un grande torneo in una serie inferiore.

E' stata la stagione del debutto di ben quattro giovani della Primavera in prima squadra, dell'affermazione di Dickmann, del ritorno al gol in Italia di Macheda e dell'addio di Galabinov a fine stagione tramite i social. Il momento top è stata la doppia vittoria esterna di Verona e Frosinone, mentre il flop (e che flop !) è stata la sconfitta nel derby contro la Pro Vercelli. E proprio nella partita più sentita dell'anno per noi abbiamo toccato il punto più basso della stagione e lì ho davvero temuto che, mantenendo quel passo, ci saremmo salvati con difficoltà.

E invece sarà ancora Lega B, ci sarà ancora il derby delle risaie, riaffronteremo i nostri storici rivali della Cremonese, contiamo di vincere almeno una volta contro la Ternana (la nostra bestia nera) e cercheremo di dare il meglio di noi stessi: la squadra in campo, noi sugli spalti. Vedremo tifoserie importanti sia in casa che in trasferta (una su tutte, il Foggia), squadre che lotteranno per salire di categoria e altre che per salvarsi faranno vedere i sorci verdi agli avversari. E noi saremo tra quelli.

Da parte mia non mancherà il supporto, perché quando si tifa una squadra (in special modo quella della propria città) bisogna farlo sia quando va bene sia quando le cose vanno meno bene. Per il resto, attendo l'apertura della campagna abbonamenti, il raduno, le prime amichevoli, il match di Tim Cup, la presentazione della squadra alla città e la prima di campionato. Allora si inizierà a fare sul serio e noi tifosi azzurri non vediamo l'ora di vedere i nostri giocatori uscire dal tunnel del “Piola”.
Il nostro nuovo mister, Eugenio Corini, ha detto che è qui “per coltivare un sogno” e che vuole una squadra che emozioni. Allora abbracciamoci tutti ed emozioniamoci altrettanto, “coltiviamo” insieme questo sogno e speriamo che sia una stagione emozionante.

Simone Balocco