Malandrino e Veronica: "Pazzo Novara"

Parola ai due comici piemontesi che hanno creato i personaggi di Padre Buozzi e Marcolino: Malandrino e Veronica. O se vi suona più famigliare Marcolino e Padre Buozzi.

Attori, comici, cabarettisti bolognesi ? Macché, novaresi (quasi) doc, anche se in Emilia ci sono dai primi anni Novanta da quando calcano i palcoscenici dai tempi del Puccini Horror Comic Show.

Il primo, Malandrino, è pure un tifoso Azzurro: “Questi sono dei matti. Altro che Pazza Inter, pazzo Novara”, il secondo, Veronica, è informato dei fatti, “per via di un mio amico che dopo Bari è andato in escandescenza. A proposito sono andato recentemente a Novarello… Ma è roba da mille e una notte”.

Roberto Malandrino il Novara lo segue dalla tv.

“E’ una squadra di matti totale, sono dei fenomeni che ogni tanto spengono la lampadina. E buonanotte. La partita con il Bari è emblematica. C’è l’argentino Gonzalez che ci prova sempre, da tutte le posizioni. Gli va male il più delle volte ma poi ti infila partite come mercoledì… Una stella che si accende e si spegna, a intermittenza, alterna cose bellissime a robe terrificanti. Un altro che vorrei sul palco con me è Galabinov, il bulgaro. Quello ha fame di gol, se potesse li mangerebbe. Ci penso io, faccio tutto io sembra dire quando ha la palla. Un’espressione quasi teatrale, l’intraprendenza che serve”.

Il livello di speranza è alto ?

“Certo, se sono in serata non ce n’è per nessuno nella Serie B. Sarebbe una grande soddisfazione con la consapevolezza, o se preferite la paura, che poi prima o poi si tornerebbe giù. Come dire… Una gioia breve ma intensa. Ma comunque una gioia”.

Il rapporto con Novara ?

“Ci torno spesso. Ho la famiglia, un sacco di amici e ci vado volentieri. Sono rimasto novarese, pure nel tifo, anche se ormai sono 25 anni che vivo a Bologna e ho fatto diverse cose per il Bologna; vi ricordate Quelli che il calcio…?”.

La chiusura è di Paolo Maria Veronica o se preferite di Padre Buozzi. 

“Questo fatto del Novara mi fa andare in un brodo di giuggiole”.