La “lavagna tattica” di Novara - Juve U 23 1 - 1

La rubrica tecnica di lavocedinovara.com oggi analizza la partita di esordio dell'undici di Viali contro la coriacea formazione giovanile bianconera
02.10.2018 15:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lavocedinovara.com
NOVARA - JUVENTUS U 23   1 - 1
NOVARA - JUVENTUS U 23 1 - 1
© foto di lavocedinovara.com

Mister Viali per l’esordio degli Azzurri di fronte al pubblico amico opta per un 4-3-1-2.

In particolare è cruciale il compito di Cattaneo nello svariare su tutto il fronte d’attacco sia per fornire sbocchi alla manovra sia per cucire il gioco che per dare un sostegno alla coppia Eusepi-Cacia. Gli avversari, guidati da mister Zironelli, si schierano con un canonico 3-5-2 con le mezz’ali che hanno il compito di alzare e allargare la loro posizione a seconda della situazione di gioco. 

La partita inizia nel migliore dei modi per gli Azzurri grazie proprio a Cattaneo il quale riesce a farsi spazio sul lato sinistro ed effettua un cross al centro che viene sfruttato egregiamente da Cacia. I presupposti per condurre un buon match ci sono tutti ma la Juventus si dimostra più tosta del previsto. Sono infatti i bianconeri a prendere in mano il gioco riuscendo a consolidare molto spesso il possesso palla grazie alla superiorità numerica garantita dai tre difensori e dal mediano. Al minuto 13 la Juventus U23 ottiene il pareggio su penalty grazie alla segnatura di Bunino.

Il Novara nel frattempo denota qualche difficoltà nel coprire l’ampiezza poiché Cattaneo insieme alle due punte rimane alto costringendo il centrocampo a 3 a difendere su tutto il campo in orizzontale. Tale punto debole però non viene sfruttato adeguatamente dagli avversari sia per una discreta partita a livello fisico giocata dagli Azzurri, in particolare i terzini, sia per alcuni errori di ingenuità e di fretta nella scelta della giocata da parte dei centrocampisti ospiti.

Il Novara invece in fase di possesso non riesce quasi mai a distendersi affidandosi perlopiù a lanci lunghi con l’obiettivo o di sorprendere alle spalle la difesa juventina o di sfruttare le seconde palle generate dalle sponde di Eusepi e Cacia. In particolare il Novara è sembrato troppo frettoloso nel tentare la verticalizzazione mentre sarebbe stato più opportuno ragionare maggiormente col pallone tentando di disordinare la struttura difensiva avversaria che di fatti prevedeva un 5-3-2 con l’abbassamento degli esterni di centrocampo sulla linea dei difensori.

Anche Mister Viali nella conferenza stampa post partita ha sottolineato questo aspetto marcando il fatto che la sua squadra dopo il gol del pareggio subito ha cercato in maniera troppo irruenta e frettolosa il secondo gol. La partita sia nel primo tempo sia nel secondo tempo, nonostante i cambi, è stata molto tattica e bloccata con le due squadre che non sono state in grado di scardinare la difesa avversaria né di creare superiorità numerica con l’1vs1. Sono solo due le occasioni da goal da evidenziare, una per parte: il contropiede, conseguito da calcio di punizione, non sfruttato da Matheus Pereira che si è fatto recuperare all’ultimo e il tiro dall’interno dell’area di Cacia su sponda di Eusebi derivata sempre da un cross di Cattaneo. È stata ottima la risposta dell’estremo difensore bianconero Del Favero.

Tutto sommato il pareggio è un risultato giusto soprattutto per il fatto, da non dimenticare, di essere alla prima partita in campionato contro una compagine che ha già più partite sulle gambe e quindi meccanismi meglio oliati

(Photocredit: www.novaracalcio.com)

Luca Rossi