La lavagna tattica di Novara – Arezzo 2-2

La rubrica di analisi tecnica delle partite degli azzurri: una prestazione complessivamente positiva purtroppo non coronata dai tre punti
13.11.2018 15:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lavocedinovara.com
L'esultanza degli Azzurri
L'esultanza degli Azzurri
© foto di foto novaracalcio.com

Il Novara ha l’obbligo di dare una risposta convincente dopo la pessima prestazione casalinga contro l’Albissola sia per ritrovare un po’ di fiducia sia per muovere la classifica se l’obiettivo è (ancora) davvero la promozione in Serie B.

Mister Viali adotta di fatti uno schieramento ibrido con una difesa a 4, a 3 o a 5 a seconda che si tratti di fase in possesso e non possesso e in base anche alla situazione di gioco. L’Arezzo di mister Dal Canto, ex tecnico della Primavera della Juventus, è schierata invece con un 4-3-1-2. La struttura prevede quindi un rombo a centrocampo e in particolare in fase di possesso palla si forma sempre il triangolo composto dai due difensori centrali e il mediano davanti alla difesa. Il rombo a centrocampo presenta delle problematiche nella copertura dell’ampiezza, soprattutto se il trequartista non si abbassa sulla linea dei centrocampisti.

Il Novara riesce a sfruttare discretamente bene questo aspetto e infatti le principali occasioni azzurre sono derivate da azioni costruite con cambi di gioco e con combinazioni veloci sulle fasce. È stato possibile osservare situazioni in cui la parte di area di rigore sul lato debole era totalmente priva di difensori toscani e il Novara ha avuto più volte l’occasione di segnare. La squadra azzurra però nonostante la mole di gioco non è riuscita  a essere cinica davanti. Un altro aspetto da evidenziare sotto una luce positiva sono stati i tentativi di verticalizzare per Cacia che è un attaccante che non va servito spalle alla porta bensì in profondità poiché ha l’eccellente qualità di saper leggere i movimenti della difesa avversaria.

Gli Azzurri giocano un buon primo tempo ma non vanno oltre l’1-1 pari con entrambi i gol derivati da calci piazzati. In particolare quello avversario è seguito allo sviluppo confuso e fortunoso per i toscani di un calcio piazzato. Nel secondo tempo il Novara cerca il gol della vittoria andando a sbilanciare eccessivamente in alcune situazioni il proprio baricentro ed è proprio così che verso la fine del secondo tempo l’Arezzo ottiene il gol del vantaggio che l’amaro sapore di beffa. È grave però l’errore della difesa Azzurra che non temporeggia e si fa saltare lasciando ancora più campo all’avanzata avversaria. Colpevole è Di Gregorio che fa un passo di troppo aspettandosi la conclusione sul secondo palo e invece si fa trovare impreparato sul palo di sue competenza. Il Novara, però, con grinta e convinzione riesce ad agguantare il pareggio.

Per quanto riguarda il risultato non si può essere totalmente soddisfatti a causa di una situazione in classifica che fa supporre una strada in ripida salita per la promozione; osservando invece l’atteggiamento e la prestazione si tratta di un netto passo avanti rispetto all’insufficiente partita giocata contro l’Albissola.

Luca Rossi