La lavagna tattica di Carrarese-Novara 4-2

La rubrica del lunedì de La voce di Novara: il tracollo del secondo tempo della squadra azzurra in una partita anomala giocata a porte chiuse
16.10.2018 15:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: lavocedinovara.com
CARRARESE - NOVARA
CARRARESE - NOVARA
© foto di lavocedinovara.com

Dopo aver espugnato brillantemente il campo di Piacenza la compagine di mister Viali scende in campo a Carrara per poter riaffermare lo status di squadra papabile per la vittoria finale del campionato.

Il tecnico novarese conferma il 4-3-1-2 d’ordinanza con qualche cambio rispetto alla precedente uscita: Chiosa torna al centro della difesa dopo aver scontato la squalifica, Schiavi viene scelto dal primo minuto al posto di Bianchi come mezz’ala sinistra, Manconi in luogo di Eusepi affianca Cacia nel duo d’attacco. La squadra di casa opta invece per un 4-2-3-1 in cui spiccano Tavano e Coralli nel reparto offensivo con Maccarone che siede soltanto in panchina.

La scelta di inserire Manconi è strettamente legata al piano partita immaginato da Viali che preferisce lasciare il pallino del gioco in mano agli avversari per potere offendere in contropiede. In effetti gestire il pallone contro la Carrarese non è così semplice visto il pressing ultra-offensivo adottato dai toscani che persisterà per l’intera durata del match e che metterà più volte in difficoltà gli Azzurri.

I minuti iniziali del primo tempo vedono la Carrarese iniziare il match con il pedale dell’acceleratore premuto e un Novara intento a contenere, seppur a fatica. Gli Azzurri cercano di verticalizzare il prima possibile una volta recuperato palla alla ricerca o di uno tra Cattaneo e Manconi che hanno il compito di strappare palla al piede per creare superiorità numerica o di Cacia che invece deve attaccare la profondità allo spalle dei difensori avversari. Il numero 21 azzurro però troppe volte si fa pescare in off-side grazie anche al buon operato della linea difensiva toscana. I primi venti minuti seguono questo piano tattico e regalano delle buone occasioni da ambo i lati ma al minuto 21 gli azzurri passano in vantaggio grazie a un guizzo del sempre positivo Cattaneo che buca la retroguardia avversaria e deposita il pallone in rete.  

La Carrarese nel prosieguo della prima frazione di gioco va vicino al pareggio con Coralli ma tutto sommato il Novara riesce a contenere e da squadra cinica torna negli spogliatoi in vantaggio.

Il tracollo avvenuto nel secondo tempo in verità ha varie ragioni: in primis l’ingresso in campo di Maccarone, giocatore di categoria assolutamente superiore, che prima si procura il rigore del pareggio e poi dà l’avvio alle azioni del secondo e quarto gol. L’ex attaccante di Siena e Empoli domina il gioco con un’intelligenza di gioco superlativa e un valore tecnico assoluto.

In secondo luogo il pressing avversario mette in continua difficoltà la manovra azzurra che non riesce a imbastire un’azione pulita e perde un pallone sanguinoso al minuto 81 che consente a Tavano di segnare la marcatura che chiude il match. Inoltre da un punto di vista mentale gli azzurri non sono sembrati in grado di superare i momenti di difficoltà incontrati. Solo ai fini di cronaca vanno ricordati i gol di Caccavallo e di Sansone.

Questa sconfitta costituisce senza dubbio una battuta d’arresto significativa che non permette al Novara di avere continuità di risultati e quindi di avere fiducia nel proprio gioco e nei propri mezzi.

Sarà importante ripartire subito dal match infrasettimanale contro la Pro Patria.

Luca Rossi