Esclusione Pro Piacenza, le due facce della stessa medaglia

21.02.2019 18:00 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Esclusione Pro Piacenza, le due facce della stessa medaglia

Lascia ancora molti strascichi l'esclusione del Pro Piacenza dal campionato di Serie C.
Strascichi mediatici con tante figure che hanno gravitato nel mondo rossonero che ancora si battono l'un con l'altro come fosse una gara a chi è il migliore e a chi per primo ha visto tutto - senza poi rendersi conto che comunicati, interventi tv e radio profumano più di stucchevole mania di protagonismo che di giustizia -, ma anche strascichi nel campionato in sè, con tante formazioni che storceranno il naso (se già non lo hanno fatto) per la nuova classifica che proietta alla 28^ giornata del torneo. E che è stata completamente stravolto, con un gioco ambivalente, con le due facce della stessa medaglia che appaiono però estremamente paralleli, destinati a non incontrarsi mai. 

Prendiamo in esame la corsa alla vetta, al netto di recuperi e gare ancora da giocare. A 49 punti troviamo l'Entella, a 46 Pro Vercelli, Piacenza e Arezzo, ma occorre ricordare che club come quello toscano o quello ligure potrebbero trarre ipotetici benefici (condizionale obbligatorio), fossero anch'essi solo morali dati appunto dalla più che positiva classifica (a ogni modo ampiamente meritata sul campo), perché i primi con il Pro hanno perso, i secondi non ci hanno neppure giocato, il tutto a discapito a esempio di Piacenza che si trovò ad affrontare una gara vera vincendola.

Stesso discorso si può fare per la griglia playoff, dove sono invischiate tante formazioni, e che vede a esempio la Pro Patria balzare al quinto posto a quota 40, per il malcontento di Carrarese e Pisa che con gli emiliani avevano vinto, a differenza dei bustocchi, allora caduti per mano della formazione rossonera.

E che dire della lotta salvezza ? Una squadra come la Pistoiese aveva ottenuto un punto con il Pro, l'Alessandria 0: bene, tre punti saranno date a tutti, ma un club è normale che veda due punti guadagnati e tre regalati.

Ci spieghiamo, scusandoci con le due società prese a esempio: alla Pistoiese è sottratta una lunghezza e poi aggiunte tre, facendo la differenza sono 2 i punti dati. All'Alessandria, che ne aveva fatti 0, vengono assegnati, nell'ottica possibile della Pistoiese, 3, che diventano pienamente guadagnati. 2 la Pistoiese, 3 l'Alessandria, chi ci rimette sono i toscani. Ragionamento plausibile anche se fatto per le altre formazioni prima citate in merito ai loro rispettivi obiettivi. 

Un metti e leva che sta per forza creando malumori. Anche se la Lega proverà a pareggiare il tutto dando settimanalmente tre punti a cada formazione, quella che di fatto era calendarizzata con il Pro Piacenza.

Alla fine della fiera, però, ci saranno comunque gli scontenti, vedere, ripetiamo, Pisa o Carrarese che di punti ne avrebbero potuti vedere sei in più tra andata e ritorno, ma i cavilli burocratici regalano anche questo paradosso: non si può convalidare i match di un club che non abbia ultimato il girone di andata, come appunto è accaduto al Pro Piacenza, anche per virtù dell'eredità che ha lasciato la commissariata FIGC che, rifiutandosi con una certa arroganza di aprire a ripescaggi e ammissioni, dette via a una serie di ricorsi che congelarono per diverso tempo i match di Novara, Robur Siena, Pro Vercelli ed Entella (oltre a quelli di Ternana e Catania, rispettivamente nei gironi B e C), con i liguri che proprio per questo - un parentesi aggiuntiva di non poco conto - inizieranno un campionato nel campionato dovendo giocare ogni tre giorni per recuperare le molte gare non giocate al tempo. 

Considerando che il club aveva già presentato notevoli problematiche tra fideiussioni e tardivi e/o mancati pagamenti, un intervento maggiormente tempestivo era necessario. Dall'anno prossimo tutto cambierà, di questo ne siamo certi, ma questa macchia rimarrà sulla coscienza di tanti. 

Claudia Marrone