Lega Pro, Girone A: come balla la panchina …

14.11.2014 11:30 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: stadio24.com
Lega Pro, Girone A: come balla la panchina …
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Sono già sette gli allenatori che hanno lasciato le rispettive panchine dall’inizio della stagione in un Girone A fatale per i suoi allenatori.

Il primo a lasciare il suo incarico è stato Vincenzo Cosco, della Torres, che il 19 agosto, a poco più di una decina di giorni dalla prima di campionato, è stato rimosso per far posto a Massimo Costantino. Risultato ? Un inizio di campionato da media classifica, con in saccoccia però lo scalpo eccellente del Novara ed i preziosi pareggi esterni con Pavia e Bassano.

Il primo allenatore ad essere esonerato a stagione in corso è stato invece Lamberto Zauli del Pordenone. L’ex Vicenza da giocatore, e allenatore del Real nella seconda metà della scorsa stagione, aveva avuto modo di scontrarsi con la dirigenza dei “ramarri” già in sede di mercato, per alcune scelte divergenti sugli innesti da effettuare. Questo insieme a risultati scarsi, due punti nelle prime cinque giornate, ed una assoluta mancanza di gioco hanno costretto la dirigenza a privarsi del tecnico romano, scegliendo di continuare la stagione affidando la guida tecnica a Luciano Foschi, che comunque non ha raccolto molto di più. Sono solo altri tre i punti infatti raccolti dalla quinta alla dodicesima giornata per il tecnico nativo di Albano Laziale, con relativo ultimo posto a cinque lunghezze dalla penultima in classifica, che dopo la sconfitta casalinga di sabato contro la Pro Patria avrebbe anche rassegnato le sue dimissioni, richiesta non accolta dalla dirigenza che gli ha confermato la fiducia, ma sembra solo questione di tempo perché la bomba ad orologeria sulla quale è seduto esploda.

La suddetta penultima della classe è il Lumezzane, che ha visto Paolo Nicolato lasciare la panchina dei bresciani a favore di Maurizio Braghin. Fatale per il tecnico di Lonigo (VI) la partenza troppo soft, ed il solo punto rimediato in tre partite tra Bassano, Real in casa ed Arezzo. Il suo successore dopo la scoppola rimediata a Monza (3-0 il risultato in favore dei brianzoli) ha però ottenuto una vittoria importantissima contro il Pavia che gli permette di restare in coda alle squadre davanti in classifica.

Sempre un trittico infausto è costato la panchina anche ad Alessandro Dal Canto. Il suo Venezia infatti contro Real, Monza e Novara (non proprio squadre morbide) ha raccolto infatti zero punti ed un solo goal fatto a fronte di cinque subiti, inevitabile per lui l’esonero e l’arrivo sulla panchina dei lagunari di Michele Serena, vecchia conoscenza veneziana. Per lui sei punti in tre partite, un inizio speranzoso in una piazza difficile, ma magari giocando “in casa” avrà miglior sorte anche a fronte di risultati non proprio positivi.

Rimanendo sempre in terra veneta fatale fu il Real Vicenza per Alessio Pala. La sconfitta per 1-2 dell’Albinoleffe contro la formazione biancorossa gli è infatti costata il posto. Troppo pochi dieci punti in dodici partite ed il penultimo posto a braccetto con il Lumezzane per sperare nella riconferma, al suo posto cercherà di riportare a galla i seriani Roberto Bonazzi.

Analogo destino questa settimana anche per Claudio Rastelli. Per lui amore mai sbocciato con la parte tedesca di società e tifosi del Sudtirol, questo aggiunto ad una mancanza cronica di gioco ed alla scoppola rimediata in casa del Feralpi Salò e bastato alla dirigenza per deciderne l’esonero. Ora toccherà ad Adolfo Sormani, figlio del Sormani, quell’Angelo Benedicto, che negli anni ’60 fu oriundo della nazionale italiana. Per lui compito difficile in terra trentina, ma le esperienze avute a Vinovo con Ciro Ferrara e in Inghilterra nel Watford di Gianfranco Zola ne hanno reso larghe le spalle per poter sopportare il peso dell’incarico.

Una settimana fa infine era toccato a Lulù Oliveira lasciare la guida della Pro Patria. Per lui ben cinque sconfitte in 11 partite, ma soprattutto una sola vittoria, contro l’Albinoleffe, ed un penultimo posto in classifica che ha fatto si che la dirigenza dei “tigrotti” decidesse per la fine del rapporto lavorativo con il tecnico belga-brasiliano, rapporto ulteriormente deteriorato dagli scambi divenuti ultimamente molto infuocati tra le parti. Aldo Monza che ne prende il posto è partito subito bene, riportando i bustocchi alla felicità dei tre punti nella rocambolesca partita del “Bottecchia” contro il Pordenone che li ha visti trionfare per 2-3.

Carlo Calcara