Auguri a Bruno Tedino, ex calciatore e allenatore di calcio italiano, allenatore azzurro nel 1998-99 !

Nel 2020 Tuttonovara fa gli auguri di buon compleanno ai calciatori, agli allenatori di calcio e ai dirigenti viventi che vestono o hanno vestito la maglia Azzurra
13.08.2020 09:10 di  Roberto Krengli  Twitter:    vedi letture
Fonte: it.wikipedia.org-transfermarkt.it
Bruno Tedino
Bruno Tedino
© foto di palermomania.it

Il 13 agosto 1964 nasce a Udine, comune del Friuli-Venezia Giulia, considerata la capitale storica del Friuli, Bruno Tedino, ex calciatore e allenatore italiano, che oggi dunque compie 56 anni.

Tedino è allenatore di calcio dal 1986. Attualmente è svincolato dal 16 febbraio 2020.

Tuttonovara gli fa i migliori auguri di buon compleanno !

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Caratteristiche tecniche

Allenatore

Il modulo tattico preferito di Bruno Tedino è il 4-3-1-2 schierato a rombo.

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Carriera

Calciatore

Bruno Tedino ha avuto una breve carriera da calciatore, chiusa a 22 anni per problemi fisici dovuti a un serio infortunio.

Allenatore

Bruno Tedino nel 1986 inizia la carriera di allenatore nelle Giovanili del San Donà, società calcistica di San Donà di Piave, comune della città metropolitana di Venezia, in Veneto.

Successivamente continua ad allenare formazioni Giovanili venete: il Treviso, il Conegliano (in provincia di Treviso) e il Montebelluna (sempre in provincia di Treviso).

Nell'ultima esperienza a Montebelluna ha modo di esordire nel Campionato Nazionale Dilettanti 1994-1995, il 20 maggio, sostituendo lo squalificato Paolo Marin nello spareggio salvezza del girone D con il Donada, poi terminato a sfavore ai rigori, 4-2.

Ha poi un altro biennio come tecnico delle Giovanili del Venezia.

Nel campionato di Serie C2 1997-98 diventa l'allenatore del Sandonà, esordendo tra i professionisti e giungendo al decimo posto. 

Nel torneo di Serie C2 1998-99 è al Novara; la stagione non è semplice, tanto che Tedino viene esonerato nel girone di ritorno e poi sostituito da Alberto Marchetti.

L'anno successivo scende di categoria e allena per due anni in Serie D il Pordenone, ottenendo un quinto e un secondo posto.

Nel biennio 2001-03 torna ad allenare le Giovanili del Treviso.

Nel 2003-04 guida il Südtirol ai vertici del campionato di Serie C2; nonostante un brillante terzo posto finale, subisce l'esonero prima della disputa dei play-off: la squadra biancorossa sarà poi sconfitta in finale dalla Cremonese.

Dal 2004 al 2007 siede sulla panchina della Pistoiese, militante in Serie C1. Nella prima stagione nella sua massima categoria fino a quel momento della carriera, ottiene il sesto posto in campionato, sfiorando anche la partecipazione ai play-off per la promozione in Serie B. Confermato per la stagione successiva, viene poi esonerato alla settima giornata dopo un pessimo avvio di torneo. Solo il suo ritorno in panchina a fine febbraio consente tuttavia alla Pistoiese di raggiungere la salvezza. Ancora trainer della formazione toscana nella stagione 2006-07, porta la squadra al nono posto nel campionato di terza serie.

Nell'ottobre del 2007 è chiamato a guidare la Sangiovannese, società calcistica con sede nella città di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, in Toscana. La squadra milita in Serie C1 e si trova in una precaria posizione di classifica e alla fine si dovrà arrendere alla legge della disputa dei play-out: costretto a giocarli per non retrocedere, incontra la Pistoiese e, proprio da ex, non riesce ad evitare la retrocessione agli spareggi (in casa 0-3, fuori 0-1).

Nella stagione 2008-09 torna in Veneto, subentrando dopo poche giornate a Diego Zanin sulla panchina del Città di Jesolo in Serie D. Con i nerazzurri si classifica all'undicesimo posto, decisamente meglio nel campionato successivo quando, dopo il quarto posto finale, viene sconfitto ai play-off dal Venezia (fuori 0-1).

Tedino è poi parte del progetto che vede il Città di Jesolo tornare nella vicina San Donà, dalla cui squadra cittadina anni prima i nerazzurri avevano ottenuto il titolo sportivo, per divenire Sandonajesolo. Per il trainer trevigiano è un ritorno nella città che lo aveva visto iniziare il suo percorso da allenatore nelle Giovanili e poi successivamente quello nell'esordio tra i professionisti nel 1997-98. Nella stagione 2010-11 guida i biancocelesti alla vittoria dei play-off di girone e poi sino alle semifinali di quelli nazionali, dove viene eliminato nel doppio confronto con la Turris (in casa 2-2, fuori 0-0). Con una squadra più giovane nella stagione successiva, Tedino guida i biancocelesti sino alla finale di Coppa Italia di Serie D, poi persa contro il Sant'Antonio Abate (1-2). Grazie al piazzamento di Coppa il Sandonajesolo accede ai play-off nazionali di Serie D, giungendo alla finale con la Nuova Cosenza, ma rimediando nei minuti finali una nuova sconfitta (2-3). L'esperienza con il Sandonajesolo si chiude nella stagione 2012-13, annata nella quale guida i biancocelesti ad una tranquilla salvezza, ma al cui termine vedrà la società rinunciare all'iscrizione nella stagione successiva.

Nel 2008, Bruno Tedino aveva ottenuto anche il patentino "Master Uefa Pro". Questo gli consente di intraprendere nell'estate 2013 un percorso da tecnico federale venendo chiamato dalla commissione tecnica della FIGC ad allenare la Nazionale italiana Under-16 e a essere il vice della Nazionale italiana Under-17, per quello che lui stesso considera - fino a quel momento - «il punto più alto della mia carriera».

Nel biennio 2015-17 è ingaggiato alla guida del Pordenone, ritornando ad essere il coach dei friulani a distanza di 14 anni, in Lega Pro, con cui ottiene prima un secondo e poi un terzo posto. Nel primo caso il piazzamento gli consente di guidare la squadra ai play-off promozione, persi in semifinale contro il Pisa (fuori 0-3, in casa 0-0), allora allenato da Gennaro Gattuso, mentre nel secondo caso perde allo stesso turno contro il Parma ai calci di rigore, 5-6, dopo che la gara era terminata 1-1.

Il 22 giugno 2017 approda nella Serie B 2017-18, divenendo allenatore del Palermo, appena retrocesso dalla Serie A 2016-17 e con il cui proprietario Maurizio Zamparini aveva già collaborato ai suoi esordi nelle giovanili del Venezia. Con i rosanero vince il girone d'andata laureandosi campione d'inverno, ma, a causa di una serie di risultati negativi nel girone di ritorno (una sola vittoria in sei partite), il 28 aprile 2018, a quattro giornate dalla fine del torneo e dopo la sconfitta in trasferta contro il Venezia per 3-0, viene esonerato e sostituito da Roberto Stellone, con la squadra al secondo posto. Al termine della stagione, dopo la sconfitta della compagine rosanero in finale play-off e la mancata promozione in A, Tedino è richiamato sulla panchina del Palermo nel luglio seguente. Il 26 settembre, dopo l'eliminazione in Coppa Italia al terzo turno e un avvio di campionato con 8 punti ottenuti in 5 partite, viene nuovamente sollevato dall'incarico e sostituito da Roberto Stellone.

Il 1º luglio 2019 firma un contratto biennale con il Teramo, militante nel campionato di Serie C. Nonostante il settimo posto in classifica, il 16 febbraio 2020 viene esonerato e sostituito da Cetteo Di Mascio.

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Ecco in sintesi la carriera di Bruno Tedino. Nell'ordine sono indicate le stagioni, le squadre di club e le Nazionali che ha allenato:

Carriera

Allenatore

1986-88 - San Donà - Giovanili

1988-91 - Treviso - Giovanili

1991-93  - Conegliano - Giovanili

1993-95 - Montebelluna - Giovanili

1995 - Montebelluna

1995-97 - Venezia - Giovanili

1997-98 - San Donà

1998-99 - Novara

1999-2001 - Pordenone

2001-03 - Treviso - Giovanili

2003-04 - Südtirol

2004-07 - Pistoiese

2007-08 - Sangiovannese

2008-10 - Città di Jesolo

2010-13 - SanDonà Jesolo

2013-14 - Italia U-16

2014-15 - Italia U-17Vice

2015-17 - Pordenone

2017-18 - Palermo

2019-20 - Teramo

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