Il punto sulla Serie C (di Nicolò Schira)

22.04.2021 11:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoc.com
Nicolò Schira
Nicolò Schira

C'era una volta la Super Lega... Tra qualche anno racconteremo a metà tra barzelletta e horror story le ultime 72 ore di ordinaria follia. Meglio stendere un velo pietoso e addentrarci nei meandri del tortuoso mondo della Lega Pro, dove gli scandali e le problematiche - ahinoi - non mancano. Stavolta però l’ombra del calcioscommesse si allunga sulla Serie D dopo la denuncia della Procura della Repubblica di Enna che ha inoltrato alla Procura Federale della FIGC un fascicolo di 32 pagine legate all’alterazione di alcune gare. La Serie C invece resta il trampolino ideale per giovani talenti. Il Genoa lo sa bene e sta predisponendo in terza serie l’attacco del futuro. Il prodotto del vivaio rossoblù Flavio Bianchi sta brillando con la Lucchese. Gol a raffica per evitare alle Pantere rossonere di precipitare in Serie D. Non a caso dalla B alcuni club hanno già chiesto informazioni al club del presidente Preziosi per la prossima stagione. Il Grifone è pronto a posare i propri artigli sul gioiellino Lorenzo Lucca del Palermo: nei giorni scorsi lo scatto dei liguri per anticipare Sassuolo e Frosinone, con i ciociari che potrebbero comunque ottenere Lucca in prestito nella prossima stagione. Dovessero confermarsi punte da doppia cifra anche al piano di sopra tra un paio d’anni potrebbero rappresentare l’attacco futuro della società più antica d’Italia... 

A proposito di giovani c’è un ragazzino classe 2005 che ha attirato le attenzioni delle big di Serie A. Si chiama Mattias Bonafede, professione terzino. Un talento cristallino tanto che la Carrarese l’ha già convocato più volte in Prima Squadra ed è già andato due volte in panchina in Lega Pro. Totò Di Natale lo sta studiando da vicino ed è pronto a lanciarlo nella mischia con i grandi. La Carrarese sa di avere tra le mani un gioiellino da trattare con cura. Niente pressioni e voli pindarici anche se Juventus, Milan, Inter, Lazio, Napoli, Fiorentina e Sassuolo hanno già avviato i dialoghi per portarlo nelle proprie formazioni Primavera con un contratto da professionista. Il capitano delle giovanili del club carrarino fa gola a tanti. C’è la fila ma la famiglia e i rappresentanti del ragazzo evitano facili e pericolosi voli pindarici. Mattias deve crescere e Carrara, magari con un anno vero in Prima Squadra potrebbe essere l’habitat giusto. Ecco perchè le sirene di mercato vengono apprezzate, ma non alimentate. Ora toccherà a un ex campione come Totò Do Natale plasmarlo. Per la gioia della Carrarese che potrebbe realizzare in futuro una plusvalenza significativa. E in questa categoria produrre giocatori in casa è un plus non di poco conto. Merito anche del lavoro fatto dal dg Gianluca Berti e dal suo staff negli ultimi anni. Dalle macerie a un vivaio che inizia a sfornare talenti. Meglio segnarsi il nome, perché tra qualche anno potrebbe essere protagonista a grandi livelli...

Ormai Don Tano si è specializzato nelle tratte di andate e ritorno, tanto che in famiglia sussurrano che ormai non disfi più neppure le valigie. Esonerato spesso per essere richiamato sempre. Negli ultimi anni solo a Latina (Breda arrivò a un passo dalla Serie A) è accaduto che i presidenti non tornassero sui propri passi. Per il resto a Nocera, Catanzaro e ora Bari si tratta di un rewind. Auteri prima mandato via e poi ripreso, perché i suoi successori non hanno fatto meglio di lui. Anzi, a volte pure peggio. Diversi i motivi del dietrofront. In primis le rose costruite a immagine e somiglianza del tecnico siciliano, con calciatori che mal si adattano a moduli differenti (vero Campilongo, Grassadonia e Carrera?) oltre al fatto che dal punto di vista fisico e atletico Auteri spreme i suoi calciatori che nel girone di ritorno storicamente calano. E allora pronto l’ennesimo biglietto di ritorno. Il Bari prova il cambio in panca per salvare la stagione e provare ad arrivare almeno terzo per giocarsi tutto ai playoff. Certo nel frattempo sarebbe il caso che la società biancorossa nominasse un nuovo direttore sportivo e si riorganizzasse piuttosto che navigare a vista in balia dei risultati. Ma questa è un’altra storia...

Nicolò Schira

-