Rassegna stampa - LA STAMPA: "Viola regala al Novara una boccata d’ossigeno, l’Avellino battuto 1-0"

L’attacco è sempre “non pervenuto” e allora, così come contro l’Ascoli due settimane fa (Faragò), è un altro centrocampista (Nicolas Viola) a scacciare le streghe e a regalare al Novara ossigeno puro con tre punti pieni a spese dell’Avellino. Non è il caso di andare troppo per il sottile, per ora bisogna badare al sodo e gli azzurri e i loro tifosi si accontentano di portare a casa il minimo indispensabile e pazienza per il bel gioco. Adesso conta vincere. Concetto ripetuto a chiare lettere dal presidente Massimo De Salvo in settimana durante un incontro con i giocatori e lo staff tecnico di Boscaglia. 

Anche sabato però, tanti brividi nel finale quando l’Avellino dell’ex Mimmo Toscano è andato vicinissimo al pareggio nell’arrembaggio alla porta di Da Costa. 

Risale in classifica il Novara, e tenta di chiudere definitivamente la porta in faccia alla crisi martedì sera quando al Piola arriverà un’altra concorrente diretta, il Bari, nel turno infrasettimanale. 

La cronaca

Boscaglia lancia Sanson e e Bajde con Adorjan alle spalle, mentre Toscano replica con il tridente Camara-Belloni-Soumare. Al 9’ palla gol per il Novara, con Bajde che non batte Frattali su tiro-cross di Faragò. Al 22’ sinistro velenoso di Dickmann, ma la palla è gestita da Frattali. Dopo due minuti Adorjan spedisce a lato da buona posizione, mentre al 33’ Frattali devia in angolo su colpo di testa di Scognamiglio. 

Nella ripresa l’Avellino prova a fare gioco, ma è Faragò che di testa sfiora il gol di testa con Frattali pronto. Al 11’ sigla il gol decisivo Viola, che dalla distanza fa partire un tiro imparabile su appoggio di Di Mariano.  

Negli irpini entra anche Castaldo, che al 22’ sfiora la rete con un tocco ravvicinato sugli sviluppi di un corner. Da Costa nel finale respinge bene su ripartenza di Verde, forse egoista nell’occasione. In pieno recupero grossa chance per D’Angelo per gli ospiti: il capitano che da pochi passi non trova la porta su cross di Beloni. 

Marco Piatti