La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 18.05 (NOVARA-VIRTUS ENTELLA)

19.05.2018 09:00 di Sergio Guerzoni   vedi letture
La cronaca e i commenti del tifoso alla partita di venerdì 18.05 (NOVARA-VIRTUS ENTELLA)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Lo spettro che aleggiava sul Piola dopo l’ultima vittoria in campionato, era il 30 marzo, uno a zero contro il Cesena, si materializza in un terribile mostro al 23° del secondo tempo, quando Aramu disegna un cross perfetto per la testa di Crimi: per la mezzala dei liguri è un gioco da ragazzi buttarla dentro in assoluta libertà.
Il mostro di nome fa Retrocessione, di cognome Diretta, senza nemmeno la speranza dei play-aut. Li disputerà invece la Virtus Entella che dovrà vedersela con l’Ascoli Picchio di “Buba” Buzzegoli.
Le statistiche parlano chiaro: diciotto sconfitte (delle quali ben dieci in casa), quattordici pareggi e la miseria di dieci vittorie. Il fatto che lascia tutti perplessi è di aver lasciato i tre punti sul terreno amico a tutte le dirette concorrenti: Ternana e Pro Vercelli, compagne della retrocessione diretta, ma anche con Ascoli e Virtus Entella, le due compagini che si giocheranno la salvezza agli spareggi.
Nonostante i quattro giocatori appiedati dal Giudice Sportivo, Domenico Di Carlo non rinuncia ad uno schema sulla carta offensivo: 4-3-1-2. Davanti a Montipò i quattro della difesa sono, da destra a sinistra, Dickmann, Troest, Chiosa e Calderoni; in cabina di regia c’è Ronaldo, affiancato da Maracchi e Casarini; Orlandi è il trequartista alle spalle di Puscas e Sansone.
Il Mister degli ospiti, Gennaro Volpe, sceglie di disporre i suoi con un classico 4-4-2. In porta gioca Paroni; Belli, Ceccarelli, Pellizzer e Aliji occupano la linea arretrata; in mezzo al campo agiscono Icardi, Troiano, Eramo e Crimi; le due punte sono La Mantia e Aramu.
Il largamente insufficiente e a volte incomprensibile arbitraggio, tanto per incrementare anche il record di torti arbitrali subiti in questa infelice stagione, è affidato al patavino Daniele Chiffi.

L’importanza della posta in palio genera un andamento della partita tremendamente scarno. La cronaca è sintetizzabile in questi pochi elementi: che lo schema offensivo sia rimasto solo nelle intenzioni, lo dimostrano gli zero tiri nello specchio da parte degli azzurri, eccezion fatta per una “telefonata” di Sansone al minuto ottantasei, facilmente bloccata da Paroni; per due volte le occasioni migliori capitano sui piedi di Maracchi, entrambe da distanza ravvicinata. Al 38°, liberato da una sponda di testa di Sansone su rimessa laterale di Dickmann, sull’esterno della rete, l’altra, ancora sul punteggio di zero a zero, al decimo del secondo tempo, in scivolata sul centro basso di Sansone e palla oltre la traversa.
Nessuna parata anche per Montipò, ma gli ospiti legittimano la vittoria, colpendo una traversa con Aramu, con il portiere azzurro troppo fuori dai pali e assolutamente impotente nel caso non lo avessero aiutato i legni (8° secondo tempo). Quindici minuti dopo la rete della vittoria già descritta nell’introduzione.
Le mosse dalla panchina dei due allenatori: il primo sostituito è Eramo, da parte di Gatto, poi quella volpe di Volpe (il Gatto e la Volpe!!!), passa al 4-3-3 al 22° della ripresa, togliendo Icardi per inserire l’attaccante De Luca e nel giro di un minuto arriva il goal partita. Marcia indietro pochi minuti dopo con l’ingresso del centrocampista Ardizzone al posto della punta Aramu.
Tutte votate alla rincorsa quelle del Mister azzurro: Di Mariano per Maracchi appena subito lo svantaggio. Poi dentro Maniero al posto di Ronaldo (31° s.t.) e infine Chajia (quanto è mancato il suo estro!!!) al posto di Dickmann (40°).
Sono stati ammoniti Puscas, Ronaldo e Di Mariano per il Novara; Crimi, De Luca e Ardizzone per l’Entella. L’autore della rete per essersi tolto la maglietta nell’esultanza.

Per i risultati sugli altri campi, la vittoria non avrebbe regalato comunque la salvezza senza passare dalla sfida play-aut contro l’Ascoli.
Oltre al danno della retrocessione c’è anche una grossa beffa: la squadra Primavera dei miracoli non potrà usufruire della promozione nel torneo top delle giovanili in quanto la serie C significa Torneo Beretti. Meriterebbero i nostri giovani di essere promossi tutti in prima squadra per affrontare Gozzano, Pro Vercelli e Alessandria, ma sono sicuro che molti di loro troveranno adeguato spazio.
Si riparte dall’inferno quindi, in attesa che le ferite dei nostri cuori guariscano per tornare a gridare FORZA NOVARA !!!