Giovanili - Il Fedelissimo: intervista a Mister Terni

20.10.2017 13:00 di Roberto Krengli Twitter:    vedi letture
Fonte: novaracalcio.com
Christian Terni
Christian Terni
© foto di foto novaracalcio.com

Christian Terni vanta trascorsi di rilievo come difensore. Dopo una lunga carriera in serie C (Solbiatese e Varese le sue tappe principali) ha spiccato il volo giocando da titolare il campionato della promozione in A del Como di Preziosi. Una stagione che gli è valsa ancora una lunga militanza in cadetteria con Ternana, Salernitana, Cremonese ed Avellino. Ha finito nel Casale dove ha iniziato anche ad allenare.

“Da Casale il passaggio a Novara nell’estate della promozione in A degli azzurri. Mi ha chiamato Borghetti con cui avevo giocato a Varese. Ho cominciato a lavorare con il più giovane dei gruppi degli Allievi, per la precisione quello dei ’96, con Dickmann e Montipò in rosa. E’ stato così fino alla retrocessione del Novara in Lega Pro quando con i ’98 ho vinto il titolo italiano a Chianciano. Da quel momento ho guidato l’Under 17 in pianta stabile”.

- C’è del rammarico nel non aver ancora visto qualcuno dei 1998 “scudettati” in prima squadra ?

“Il tempo c’è ancora, ci mancherebbe. La società in questo senso è stata molto lungimirante cedendo soltanto in prestito alcuni ragazzi interessanti e conservandone in organico altri, seppur fuori età. La mia carriera insegna che non è mai troppo tardi per fare il salto di qualità. Basta crederci”.

- Uno sguardo ora alla squadra azzurra al via dell’attuale campionato Under 17.

“E’ una rosa composta quasi esclusivamente di ragazzi cresciuti nel nostro vivaio. Il livello si è alzato e non è semplice operare degli innesti all’altezza. Quello dei 2001 è sempre stato un gruppo molto competitivo negli anni scorsi. Dunque, sulla carta, partiamo con mire ambiziose, ma dovremo fare i conti con club di prima fascia, che investono tanto nel settore giovanile”.

- L’inizio di stagione è stato caratterizzato da risultati altalenanti con qualche rimonta subita di troppo.

“Ciò è dovuto ai troppi infortuni, tutti concentrati nel reparto difensivo, che in questo momento mi limitano nelle scelte, anche in quella del modulo da adottare. Purtroppo per qualcuno si tratta di situazioni serie che si trascinano dalla passata stagione”.

Fonte: Il Fedelissimo